7 C
Foligno
mercoledì, Novembre 12, 2025
HomeCronacaUna folignate nell'inferno del Nepal: "Grazie a Dio stiamo bene"

Una folignate nell’inferno del Nepal: “Grazie a Dio stiamo bene”

Pubblicato il 27 Aprile 2015 09:39 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:20

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Il Foligno ha un nuovo attaccante: ecco Mancini dal Gubbio

Il classe 2007 spoletino fino al 2023 aveva giocato nelle giovanili della C4 e ora arriva per coprire il posto lasciato scoperto dall'infortunato Morlandi, così da poter dare respiro al numero 9 Tomassini

Dal polo di cardiologia alla neuropsichiatria infantile: le novità per la sanità di Foligno

In terza commissione consiliare l'audizione dei vertici della Usl Umbria 2. Tra le questioni poste dai consiglieri comunali e dalle sigle sindacali anche quelle legate al personale e alla sicurezza

L’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino premiata per le politiche ambientali

In occasione della Fiera Ecomondo di Rimini l’ente presieduto da Elisa Sabbatini ha ottenuto il riconoscimento Emas. “Unendo le forze anche i piccoli comuni possono dare un contributo significativo alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio"

“Grazie a Dio stiamo tutti bene”. E’ con queste poche parole, affidate al social network Facebook, che la folignate Valentina Silvestrini ha voluto tranquillizzare parenti ed amici sulle sue condizioni di salute e su quelle dei suoi compagni di viaggio. Valentina si trovava infatti in Nepal quando la violenta scossa di 7.9 gradi Richter ha portato devastazione e morte, distruggendo interi villaggi e creando valanghe sull’Everest. E se il numero di morti e di dispersi purtroppo aumenta, la comitiva di turisti nella quale c’era anche l’architetto folignate è fortunatamente in salvo. Attimi terribili, come raccontato dalla stessa Valentina: “Abbiamo vissuto un’esperienza che non sarà facile metabolizzare – ha scritto – grazie a tutti per la vicinanza: le vostre parole e i vostri messaggi ci hanno permesso di non perdere la testa”. Dovevano essere giorni di spensieratezza e relax ed invece si sono trasformati in un vero e proprio incubo. La ragazza con i suoi amici ha visitato anche Katmandu, città interessata dal sisma. Dopo 36 ore di aeroporto, la comitiva è arrivata a Delhi. Con lei anche Roberto Raspa, coordinatore del gruppo di Bastia Umbra di protezione civile. Ora, passato lo spavento, è arrivato il momento di lasciarsi tutto alle spalle.

 

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

Articoli correlati