“Oggi si inizia a scrivere una nuova pagina della storia di Foligno”. Con queste parole Leonardo Tacchi ha presentato il progetto di recupero delle Fonti di Sassovivo, ormai chiuse dal 2008. Un progetto nato nel maggio 2013 e che è arrivato a compimento nella giornata di giovedì con l’ultima firma dal notaio dell’acquisizione dell’area di proprietà degli eredi di Evelino Massenzi. Ad esser stati acquisiti, per il momento, sono stati quattro immobili – compreso lo stabilimento per l’imbottigliamento – e 53 ettari di bosco, il tutto per un valore complessivo di 320mila euro. Soldi stanziati dalla neo costituita “Fonti Sassovivo srl” al cui interno figurano oltre allo stesso Tacchi – presidente della società – anche Stefania Filipponi ed un gruppo di diciotto cittadini sia di Foligno ma anche di altri Comuni dell’Umbria e di fuori Regione. In cantiere c’è però anche l’acquisizione dei restanti 120 ettari di bosco, per i quali alcuni cittadini hanno già effettuato un preliminare d’acquisto che potrà essere portato a compimento, però, solo dopo l’atto di notifica ai confinanti che hanno, di fatto, il diritto di prelazione. Complessivamente l’opera verrebbe a costare 550mila euro, a cui si andranno poi ad aggiungere i soldi destinati alla rimessa in funzione dello stabilimento per tornare ad imbottigliare l’acqua, che manterrà l’etichetta storica. L’obiettivo dichiarato è però, in primis, quello di far rivivere un’area cara alla comunità folignate e che ne caratterizza la storia e l’identità. Ecco allora che, cronoprogramma alla mano, i cancelli delle Fonti di Sassovivo potrebbero tornare ad aprirsi già dalla fine di giugno, mentre per quanto riguarda il ripristino dello stabilimento occorrerà attendere tra i 12 e i 18 mesi. FILIPPONI – “È la realizzazione di un sogno”. Così Stefania Filipponi si è espressa nel corso della conferenza stampa che si è tenuta, venerdì mattina, nella sala video dell’auditorium San Domenico di Foligno. “Tutto partì nel maggio del 2013 – ha raccontato – quando Leonardo Tacchi venne da me e mi chiese se era possibile recuperare quell’area. Da quel momento ha iniziato a prendere forma un progetto che punta – ha sottolineato – al recupero ed allo sviluppo di quell’area, in un’ottica anche occupazionale. Ad abbracciare il nostro progetto sono stati non imprenditori ma semplici cittadini che, come noi, amano Foligno e la sua storia. Per far sì che tutto proceda al meglio – ha proseguito – occorre però anche l’aiuto delle istituzioni”. E proprio a questo riguardo la “Fonti Sassovivo srl” ha già ottenuto l’appoggio sia della Regione Umbria, attraverso il sostegno dell’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, sia del Comune di Foligno, così come sottolineato anche dal vicesindaco Rita Barbetti. IL VICESINDACO – “Sassovivo – ha detto – è un luogo da valorizzare non solo per la comunità folignate ma anche in un’ottica turistica. È giusto che la città torni a valorizzare la nostra acqua e il fatto che a muoversi siano stati dei privati cittadini è senz’altro un aspetto positivo. Per quanto riguarda l’amministrazione – ha concluso Barbetti – siamo pronti a dare l’appoggio necessario”. TOMASSONI E LAUDENZI – Ad intervenire nel corso della presentazione del progetto sono stati anche due dei tre legali dell’ex proprietà che hanno curato la vendita dell’area, a cominciare da Italo Tomassoni, che ha definito Sassovivo come luogo di memoria, identità e valore per i folignati. Accanto a lui il legale Gianluca Laudenzi, che ha riconosciuto ai promotori di questo progetto la passione, oltre ogni aspetto economico e commerciale. I PROGETTI – Dopo aver ripercorso il passato ed il presente dell’area, il presidente della società, Leonardo Tacchi, è entrato nel merito del progetto di sviluppo delle fonti di Sassovivo. “Ci siamo dati tre obiettivi: il primo – ha dichiarato – quello di riaprire il prima possibile l’area e renderla fruibile ai cittadini; il secondo, tutelarne l’ambiente; il terzo ed ultimo farne un’area di sviluppo economico anche per i giovani”. Tanti i progetti in cantiere: dalla costituzione di una società agricola per la gestione del bosco alla creazione di un centro diurno per gli anziani, passando l’individuazione di aree pic nic e di spazi ad hoc per le scolaresche che potranno fare lezione nel bosco e fino ad arrivare alla realizzazione di un rifugio di cui potrebbero usufruire tanto le associazioni quanto ad esempio i tanti sportivi che frequentano quei luoghi. Tante idee, dunque, che verranno sviluppate con il tempo e che per essere realizzate dovranno poter contare anche su finanziamenti esterni. Ecco perché alcuni membri della società sono già a lavoro per individuare i canali giusti attraverso cui reperire risorse. Nell’imminente, comunque, verrà aperto un ufficio ad hoc per fornire tutte le informazioni relative al recupero delle Fonti di Sassovivo, mentre a fine agosto ci sarà una sorta di inaugurazione dell’area attraverso l’organizzazione di un evento musicale, a cui farà seguito presumibilmente nel mese di settembre una competizione in mountain bike. Insomma di carne al fuoco ce n’è tanta, ma l’entusiasmo dei partecipanti al progetto lascia ben sperare. E allora, che la rinascita delle Fonti di Sassovivo abbia inizio. I PROTAGONISTI – Oltre a Leonardo Tacchi e a Stefania Filipponi, ad abbracciare il progetto di recupero delle Fonti di Sassovivo sono stati anche diciotto cittadini, che si sono autotassati per permettere l’acquisizione dell’area. Ecco i loro nomi: Andrea Tosti (Foligno), Silvia Cocchi (Foligno), Remigio Carciofi (Trevi), Maria Adele Crisafulli (Foligno), Andrea Mazzoni (Passignano sul Trasimento), Emanuele Nanni (Foligno), Federico Perni (Trevi), Alessandro Tirabassi (Torre san Patrizio, Fermo), Jhonathan Volpi (Foligno), Giancarlo Barbini (Foligno), Roberta Bartoli (Foligno), Roberto Coccia (Stukenbrock, Germania), Silvia Ghigi (Città di Castello), Maria Alessandra Mariotti (Foligno), Maria Grazia Nieri (Foligno), Francesca Papa (Foligno), Maurizio Rossi (Foligno) e Alessandro Viola (Perugia).
Nuova vita per le Fonti di Sassovivo: venti cittadini rilanciano l’area
Pubblicato il 15 Maggio 2015 13:30 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:09
Il chiostro dell'Abbazia di Sassovivo (foto Alessio Vissani)
Tienimi informato
Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno