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I Musei Vaticani aprono le porte a Montefalco: restaurata la pala d’altare di Benozzo Gozzoli

Pubblicato il 18 Giugno 2015 17:34 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:50

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“Un evento straordinario”. Così il sindaco di Montefalco, Donatella Tesei, ha definito il restauro della pala d’altare “La Madonna della Cintola” realizzato da Benozzo Gozzoli tra il 1450 e il 1452 e attualmente custodita a Roma, all’interno dei Musei Vaticani. Ed è proprio nella Capitale che giovedì mattina si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto che sta portando al recupero – ormai in fase di ultimazione – dell’opera che dopo la sua realizzazione, nel Quattrocento, era stata donata a Papa Pio IX che con l’occasione concesse a Montefalco il titolo di “città”. Diversi gli esponenti umbri che hanno presenziato all’incontro romano, a cominciare dal primo cittadino della Ringhiera dell’Umbria, Donatella Tesei, e dall’assessore al turismo, Daniela Settimi, per passare poi al presidente del Consorzio tutela vini di Montefalco, Amilcare Pambuffetti, ed all’imprenditore vitivinicolo, Marco Caprai. TESEI – “Si tratta di un’opera di particolare valore – ha commentato ai microfoni di Radio Gente Umbra – il cui recupero ha dato risultati eccellenti. Sono stati riportati alla luce dei colori magnifici, che sono sì quelli del Beato Angelico ma anche quelli di un Benozzo Gozzoli ormai maturo e che ha eguagliato il suo maestro. A condividere con me questo progetto – ha proseguito – il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci. È lui che ha aperto la conferenza stampa e che ci ha fatto da cicerone all’interno dei laboratori per descrivere l’intervento fatto, l’opera di recupero realizzata e il pregio della struttura lignea della pala d’altare”. PAOLUCCI – “Donatella Tesei – ha detto durante la conferenza stampa il direttore dei Musei Vaticani, così come riportato dal sito dell’AdnKronos – ha voluto onorare la sua città con un dipinto importantissimo e ha trovato i fondi per restaurarlo. Questo dimostra – ha proseguito – che esiste ancora la buona politica”. Antonio Paolucci ha quindi salutato con entusiasmo l’operazione, sottolineando come quanto fatto dal Comune di Montefalco sia un esempio da seguire per valorizzare e promuovere le bellezze italiane. IL FINANZIAMENTO – Il restauro della pala d’altare firmata Benozzo Gozzoli ha richiesto un finanziamento di 60mila euro, che ha visto in prima fila la stessa città di Montefalco. A permetterne il recupero, un’operazione congiunta tra pubblico e privato che ha potuto contare sul prezioso contributo di realtà come il Consorzio tutela vini di Montefalco, il Sistema museo gestore del complesso museale San Francesco e il Lions club di Foligno. LA MOSTRA – Ultimata l’opera di restauro, “La Madonna della Cintola” farà ritorno a Montefalco, anche se slo temporaneamente, dopo 167 anni. La data da segnare in calendario è quella del 18 luglio prossimo quando proprio il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, arriverà nella città del Sagrantino per aprire ufficialmente le porte della mostra straordinaria dedicata a Benozzo Gozzoli ed ospitata all’interno del Museo di San Francesco.

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