Alla fine ad essere assunti sarebbero 340 lavoratori degli attuali 502, prendere o lasciare. E’ questa la proposta presentata dal gruppo italo-indiano capitanato dalla Titagrah ai sindacati e ai vertici del Mise in merito alla Firema, l’azienda metalmeccanica che in Italia conta quattro stabilimenti, tra cui quello di Spello e che da anni è commissariata. Una proposta che non è andata proprio giù ai 75 lavoratori dello stabilimento di Tito (Potenza), che lunedì hanno scioperato. Nel pomeriggio le parti interessate sono tornate a trattare con i potenziali acquirenti, che non sembrano comunque smuoversi dall’offerta presentata. Insomma, per evitare il fallimento dell’azienda, sembrerebbe che i sindacati siano intenzionati ad accettare la proposta della Titagrah e perdere circa 162 posti di lavoro. I circa quaranta lavoratori dello stabilimento di Spello (eccezion fatta per un paio di unità che già non lavorano da tempo) sarebbero tutti salvi. Le trattative andranno avanti anche in serata, mentre per martedì mattina è in programma un’assemblea sindacale per discutere con i lavoratori. Ma l’accordo alle condizioni di Titagrah oramai sembra essere l’unica strada percorribile.