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“Grapeassistance”, a Montefalco un metodo innovativo per difendere la vite

Pubblicato il 1 Luglio 2015 16:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:42

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Difendere i vigneti aprendo le porte all’innovazione. È questo il fulcro di “Grapeassistance”, progetto che sta portando avanti la Confagricoltura dell’Umbria e che si rivolge a 12 aziende vitivinicole che operano nel territorio del Consorzio Docg Sagrantino di Montefalco. L’iniziativa prevede la pubblicazione, da parte di uno staff di tecnici, di bollettini settimanali attraverso cui i viticoltori vengono informati sullo sviluppo di agenti patogeni e sulle condizioni meteo. Si tratta, nello specifico, di un nuovo metodo di assistenza tecnica che individua, alla luce anche dei cambiamenti climatici degli ultimi tempi, il momento ideale in cui trattare particolari infezioni della vite. Ad illustrare i risultati raggiunti nel medio termine, il vicesegretario della della confederazione umbra degli agricoltori, Alessandro Sdoga. “Ad oggi – ha detto – è stata riscontrata una riduzione dei prodotti somministrati alla coltura di almeno il 30 per cento. Chiaramente occorrerà vedere come evolve lo studio, anche in base alla stagione, ma fino a ora – ha concluso Sdoga – i dati ci dicono che il progetto che stiamo portando avanti va nella direzione tracciata dalla Comunità europea, in termini di sostenibilità e agricoltura compatibile”. Il progetto, che vede capofila la società di servizi SQA2 e che rientra nell’ambito della misura 124 del Psr dell’Umbria 2007-2013, si rivolge alla viticoltura ma non solo. Come spiegato dal presidente di Confagricoltura Umbria, Marco Caprai, “Grapeassistance” rappresenta il cambiamento del paradigma in agricoltura. “Dobbiamo tornare non solo a produzioni di qualità, che sono un prerequisito necessario all’interno del mercato mondiale – ha spiegato –, ma anche lavorare per far sì che il reddito degli agricoltori sia difeso e quantitativamente sufficiente alla sostenibilità dell’impresa agricola. Ecco perché occorre innovare”. “Attraverso questo progetto – ha proseguito – offriamo un nuovo sistema di assistenza al comparto, mettendo gli agricoltori in condizione di poter comprendere e agire prontamente di fronte ai cambiamenti climatici con cui ci troviamo a dover fare i conti. L’innovazione e la precision farming – ha quindi concluso Marco Caprai – possono dare in questo senso un grande contributo”.

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