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Cartiere di Trevi in prima linea per lo svincolo della biodiversità

Pubblicato il 14 Agosto 2015 14:31 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:19

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Collaborare al decoro dello svincolo della biodiversità. È questo il contenuto del patto siglato tra Comune e Cartiere di Trevi. In particolare, la convenzione riguarda quella che comunemente viene chiamata rotatoria, ma che tecnicamente prende il nome di inserimento paesaggistico e riconnessione ecologico-ambientale dell’accesso stradale alla città. Il progetto, ideato qualche anno fa dall’architetto Lucina Caravaggi, è stato realizzato dalla Comunità montana Subasio, Serano e Martani, con il supporto del Comune. Così, l’atto convenzionale firmato dal direttore di Cartiere di Trevi, Franco Graziosi, e dall’assessore ai lavori pubblici, Paolo Pallucchi, prevede interventi di manutenzione del verde del grande svincolo stradale che segna l’ingresso a Trevi dalla nuova superstrada Flaminia. L’ampio spazio è però di difficile gestione per il Comune. Ed è per questo che si è pensato di consolidare collaborazioni per il decoro del territorio con imprese private come Cartiere di Trevi. “L’ampio  svincolo stradale di Borgo Trevi – commenta il sindaco Bernardino Sperandio – rappresenta uno dei primi esempi in territorio nazionale di progettazione delle aeree residuali, un intervento che rammenda, come dice Renzo Piano, le zone limite dei centri urbani: reinterpretazione dei filari arborei della pianura e della fascia pedecollinare con funzione di riconnessione dei paesaggi, valorizzazione dei coni visuali verso il centro storico, rimodellamento del suolo con micro-terrazzamenti per evitare allagamenti della strada. Tutto questo – conclude il primo cittadino – sarà mantenuto da un’azienda storica di Trevi, che ringrazio per la disponibilità e per l’attività di miglioramento e qualificazione continua del processo produttivo, non ultimo l’attività di riciclo della carta”.

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