Sarebbero stati depositati durante la notte dall’esterno della recinzione i due ordigni esplosivi rinvenuti mercoledì mattina in uno dei cassoni per rifiuti ingombranti della stazione ecologica di Santo Chiodo a Spoleto. A scoprire le due bombe, abbandonate tra i rifiuti, un operatore che ha subito allertato i carabinieri. Giunti sul posto i militari hanno appurato come i due ordigni potessero costituire un pericolo. Secondo quanto reso noto dal Comune spoletino, si tratterebbe di due bombe risalenti alla seconda guerra mondiale, ancora in buono stato di conservazione. Da qui la decisione di chiudere il centro di raccolta Vus fino a quando i due ordigni non saranno disinnescati. Il che avverrà – secondo quanto reso noto da Vus – non prima di venerdì. Fino ad allora, quindi, la stazione ecologica rimarrà chiusa. A stabilirlo anche un’ordinanza firmata nella stessa mattinata di mercoledì dal sindaco della città ducale, Fabrizio Cardarelli, con cui è stato fatto assoluto divieto di entrare all’interno dell’area del centro di raccolta. Nel documento – trasmesso oltre che alla Vus anche a prefettura di Perugia, alla Regione Umbria e a tutte le forze dell’ordine – vengono anche indicate le isole ecologiche in prossimità del comune spoletino a disposizione dei cittadini. Tra queste, quella che si trova nella zona industriale di Castel Ritaldi (aperta il mercoledì e il sabato dalle 8.30 alle 11.30 e il venerdì dalle 15 alle 18) e quella di Campello sul Clitunno in località Pissignano (aperta il martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 11.30 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30).
Bombe nel cassone dei rifiuti: chiuso il centro raccolta di Spoleto
Pubblicato il 19 Agosto 2015 08:05 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:18
Il centro raccolta di Santo Chiodo chiuso dopo il ritrovamento degli ordigni
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