Mille o forse più i tifosi che nella serata di lunedì hanno voluto abbracciare il Città di Foligno targato Damaschi-Pandalone. Un saluto caloroso da parte dei tifosi e dell’intera città, in una serata che ha rimesso al centro del calcio folignate il “Campo de li Giochi” di via Naziario Sauro, ovvero la vecchia casa pallonara dei Falchetti. Striscioni, fumogeni e cori per tutti. Insomma, tutte le migliori prerogative per partire con il piede giusto in vista della prossima stagione. Ad aprire la serata le giovanili del Città di Foligno, che hanno sfilato insieme alle squadre legate al progetto “verde”: Fulginium, C4 e Sant’Eraclio. Poi è stata la volta delle maglie da gioco firmate Joma. La prima sarà blu con righe orizzontali bianche, bianca con striscia orizzontale blu la seconda mentre la terza sarà nera con strisce orizzontali bianche. Il momento clou con l’ingresso di squadra e staff tecnico. L’allenatore Federico Giunti è rimasto stupito dall’accoglienza: “Ora tocca a noi” ha spiegato il mister. “Se potessi – ha affermato il presidente Roberto Damaschi – tornerei a far giocare il Foligno a Porta Romana, luogo della passione folignate per eccellenza. L’obiettivo è quello di combattere ogni domenica”. Spazio anche per il Città di Foligno 1928 Futsal (la neonata squadra di calcio a 5). Al “Campo de li Giochi” anche le “vecchie glorie”: da Adolfo Mariani a Giulio Bromuri, passando per Paolo Lilli, Luca Falanga e Giovanni Volpi. “Portaci in Europa” hanno urlato i tifosi al diggì Raffaele Pandalone, il quale martedì è tornato a ringraziarli su Facebook: “Il nostro pubblico – ha scritto il direttore generale – sarà il dodicesimo uomo in campo…Vamos Falchi!”.
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