16.7 C
Foligno
venerdì, Ottobre 24, 2025
HomeCronacaTubercolosi a Spoleto, i genitori chiedono i danni

Tubercolosi a Spoleto, i genitori chiedono i danni

Pubblicato il 25 Settembre 2015 13:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:58

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Tari, a Foligno 1,7 milioni di euro non pagati 

Quasi 3.500 i cittadini che non hanno ancora versato il contributo relativo al 2024 e che si sono visti recapitare l’apposito avviso. Tra tributo Tefa, componente perequativa, interessi e sanzioni registrato un ammanco di quasi 2,3 milioni di euro

Bevagna, compleanno record: nonna Clementina festeggia 106 anni

Nata nel 1919, la signora Sabbati è la cittadina più longeva del borgo umbro. Le celebrazioni con tutta la famiglia, a cui si sono aggiunti gli auguri dell’intera comunità. “Esempio di forza e saggezza, grande esempio di umanità per i nipoti e i parenti”

“Affari tuoi”, Adriano da Foligno vince 25mila euro

Partita iniziata in salita per il concorrente umbro, che perde quasi subito tutti i pacchi più "pesanti", ma alla fine torna a casa accettando l'offerta del Dottore: nel suo pacco c'erano 30mila euro

Passeranno alle vie legali i genitori di alcuni dei bambini di una scuola elementare di Spoleto risultati positivi all’infezione della tubercolosi. Come riportato dalla stampa locale, infatti, avrebbero deciso, rivolgendosi all’avvocato Andrea Andreini, di chiedere il risarcimento alla scuola e al Ministero dell’istruzione per i danni subiti insieme ai propri figli. Il caso è scoppiato dopo che, a giugno scorso, ad una bambina che frequentava l’istituto è stata diagnosticata la patologia. Da qui il test per verificare lo stato di salute di bambini e insegnati e la conseguente profilassi antibiotica per i casi risultati positivi, attualmente circa dieci, anche se la malattia non si è sviluppata. Il risarcimento sarà chiesto per danni morali, economici e psicologici, ma al momento non è ancora chiaro a quanto ammonterà la richiesta. Le spese mediche, infatti, sarebbero state solo in parte coperte dall’Asl che, secondo i genitori, avrebbe potuto gestire diversamente la situazione. 

Articoli correlati