15 C
Foligno
giovedì, Settembre 18, 2025
HomeCronacaTubercolosi a Spoleto, i genitori chiedono i danni

Tubercolosi a Spoleto, i genitori chiedono i danni

Pubblicato il 25 Settembre 2015 13:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:58

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Bevagna ospita il Campionato italiano individuale di tiro con l’arco

Immersi nel verde del Camping Pian di Boccio, circa 280 arcieri si sfideranno per il titolo tricolore. L'edizione organizzata dagli Arcatores de Mevania sarà all'insegna della sostenibilità ambientale

A Foligno un weekend all’insegna del vintage e dello sport

Tutto pronto per "Carousel" e "La Francescana", i due festival in programma dal 19 al 21 settembre che tra abiti, biciclette e musica d’epoca trasformeranno la città in una macchina del tempo. Ad aprire gli eventi della ciclostorica un incontro dedicato a Gino Bartali

Quintana, inizia a muoversi il mercato cavalieri

Archiviata la Rivincita 2025, iniziano a rincorrersi le voci sui primi cambi di sella in vista del prossimo anno: due i rioni che sarebbero già al lavoro per nuovi ingaggi

Passeranno alle vie legali i genitori di alcuni dei bambini di una scuola elementare di Spoleto risultati positivi all’infezione della tubercolosi. Come riportato dalla stampa locale, infatti, avrebbero deciso, rivolgendosi all’avvocato Andrea Andreini, di chiedere il risarcimento alla scuola e al Ministero dell’istruzione per i danni subiti insieme ai propri figli. Il caso è scoppiato dopo che, a giugno scorso, ad una bambina che frequentava l’istituto è stata diagnosticata la patologia. Da qui il test per verificare lo stato di salute di bambini e insegnati e la conseguente profilassi antibiotica per i casi risultati positivi, attualmente circa dieci, anche se la malattia non si è sviluppata. Il risarcimento sarà chiesto per danni morali, economici e psicologici, ma al momento non è ancora chiaro a quanto ammonterà la richiesta. Le spese mediche, infatti, sarebbero state solo in parte coperte dall’Asl che, secondo i genitori, avrebbe potuto gestire diversamente la situazione. 

Articoli correlati