Combattere e contrastare in maniera ancora più forte e decisa una dipendenza che colpisce sempre più persone: la ludopatia. Una vera e propria malattia, che porta a giocare d’azzardo ed andare oltre i propri limiti – non solo economici – e che crea ripercussioni a carattere sociale, intaccando anche i rapporti con le persone più care. Dalle associazioni ai privati, in molti si sono mossi per cercare di cambiare le cose. Anche la Regione dell’Umbria non è stata con le mani in mano. Nel novembre del 2014, è stata approvata a larga maggioranza la legge per il contrasto al gioco patologico. Tra le finalità c’è la promozione dell’accesso consapevole e misurato al gioco per prevenire le dipendenze ad esso collegate, insieme al contrasto al gioco d’azzardo patologico attraverso anche il trattamento terapeutico e il recupero sociale delle persone affette ed il supporto alle famiglie. “E’ un problema sociale, ma abbiamo gli strumenti per risolverlo – afferma l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini ai microfoni di Radio Gente Umbra – l’obiettivo della Regione è quello di potenziare i servizi, facendo anche attività ed iniziative con associazioni, operatori socio-sanitari e scuola”. I locali dove si trovano apparecchi di gioco lecito dovranno essere distanti almeno 500 metri da scuole, strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito socio-sanitario e centri di aggregazione giovanile. Le sanzioni vanno da 5mila a 15mila euro e si potrà arrivare addirittura alla chiusura delle sale gioco. Istituito anche il marcio regionale “No Slot” per gli esercizi che decideranno di non installare questo tipo di apparecchiature, insieme a riduzioni dell’Irap. Tutte misure che a breve entreranno in vigore. La giunta regionale ha infatti da poco analizzato i risultati presentati dal gruppo di lavoro creato ad hoc. Punto cardine sarà la città della Quintana. “Puntiamo su un centro regionale contro la ludopatia, che tra l’altro è il centro di Foligno che fa da riferimento per l’intera Regione – sottolinea Barberini – ma vogliamo aprire altri punti di assistenza ed ascolto non solo per i pazienti, ma anche per formare le persone che li dovranno assistere”. Attivato anche il numero verde regionale per il gioco d’azzardo patologico, mentre a breve andrà a regime la campagna di comunicazione “Umbria No Slot”. L’INIZIATIVA – Intanto venerdì pomeriggio allo Zut! Di Foligno è andata in scena una rappresentazione teatrale dal titolo “Slot Machine” e successivamente si è discusso di ludopatia priorio alla presenza dell’assessore regionale Luca Barberini.