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Spoleto, slitta il cantiere del centro trasfusionale del “San Matteo degli Infermi”

Pubblicato il 29 Dicembre 2015 11:26 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:01

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Due cantieri non potevano coesistere. Sì, perché allestirli in contemporanea in quella stessa area, avrebbero potuto creare più di un problema a chi lì accede per cause di estrema necessità. Da qui, la decisione di rinviarne uno dei due e allestirlo, poi, non prima della chiusura dell’altro. Si tratta dell’opera di “restyling” che sta interessando l’area del Pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto, alla quale, in precedenza, era stata associata anche quella dell’ex Rianimazione e Utic, da destinare poi a servizio trasfusionale. Ma non sarà così. I lavori che daranno al nosocomio spoletino un centro trasfusionale decisamente più adeguato alle esigenze dei donatori, a quanto pare, prenderanno via a marzo prossimo. “Si è preso atto che, ad oggi, l’azienda Usl Umbria 2 si trova nella condizione di dover far fronte a due cantieri, i quali insistono, per una prima fase, sulla medesima porzione immobiliare – si legge, tra le altre cose, nel verbale redatto dalla direzione dell’azienda sanitaria numero 2 – si è ribadita, al riguardo, data l’importanza e la delicatezza dell’attività del Pronto soccorso, e considerata la necessità inopinabile di garantire la continuità del servizio, nonché l’impossibilità di trasferire il medesimo in altra sede, l’esigenza di riconoscere la prioritaria importanza dello stesso intervento, non suscettibile di ulteriori ritardi, e conseguentemente, il necessario rinvio dei lavori dell’ area da destinare a servizio trasfusionale”. L’azienda, attraverso i suoi tecnici, ha proceduto dunque alla determinazione del termine ultimo previsto per il completamento dei lavori inerenti la ristrutturazione del Pronto soccorso, fissato per il 5 marzo 2016, data in cui la ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto, potrà dare inizio ai lavori di restauro dell’ex Rianimazione-Utic. Per quanto riguarda invece il Pronto soccorso, nei circa 500 metri quadrati di spazi a disposizione, verrà rifatta la “camera calda” per consentire alle ambulanze di scendere i pazienti in totale sicurezza e, appunto, al caldo, la sala del triage, stanza dove vengono assegnati i codici di urgenza, i 3 ambulatori attualmente esistenti diventeranno 4, e i posti per l’osservazione breve da 4 saliranno a 7. Inoltre, prendendo anche una piccola parte degli uffici amministrativi, ci sarà spazio pure per due stanze interamente dedicate al personale medico. L’investimento, nella sua interezza (compreso anche lo spazio esterno che verrà rimesso al termine di tutti i lavori interni), sarà di oltre 2 milioni di euro. Un Pronto soccorso tutto nuovo e all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico. 

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