Inammissibile il ricorso presentato dalle difese degli imputati coinvolti nella questione che riguarda i palazzi della Posterna, meglio conosciuti come ecomostro. Questo quanto stabilito circa un mese fa dalla Corte di Cassazione che in queste ore ha depositato le motivazioni del verdetto con cui viene stabilita la demolizione degli oltre 14mila metri cubi di cemento che si ergono in centro storico. In quella zona, sottoposta a vincolo paesaggistico, non rimarrà alcuna traccia dei due edifici a quattro e cinque piani. Rimangono così confermate le condanne nei confronti dei costruttori Rodolfo Valentini e Francesco De Megni, degli architetti Giuliano Macchia e Alberto Zanmatti, e dei due dipendenti comunali, Giuliano Mastroforti e Paolo Gentili. Al momento le difese non sono ancora in possesso delle motivazioni, bisognerà dunque attendere qualche ora per scoprirne gli effetti. Per quanto riguarda la demolizione, dal punto di vista tecnico, la sentenza verrà adesso inviata al tribunale di Spoleto competente per l’esecuzione del verdetto.