Manichini “impiccati” per le strade di Sant’Eraclio a simboleggiare corpi umani “uccisi” dalla cattiva amministrazione. “Furti, roghi di automobili, accoltellamenti…a quando il primo morto?”, questa una delle frasi – scritta su cartelloni bianchi – ad accompagnare l’azione shock messa a punto, nella notte del 25 gennaio, dall’associazione Casa Pound. Una provocazione forte contro l’immobilismo dell’amministrazione comunale, tacciata di non preoccuparsi abbastanza di quanto negli ultimi tempi sta accadendo in città: “Furti, scippi e innumerevoli atti illegali – afferma Saverio Andreani, responsabile cittadino di Casa Pound Foligno – non è più tollerabile questa amministrazione che pone sempre in secondo piano la sicurezza e il bene collettivo della cittadinanza. Ad essere colpita è tutta la città, con i roghi che i residenti del campo, con cadenza quotidiana, appiccano per bruciare copertoni di auto per ricavarne l’acciaio e per smaltire rifiuti pericolosi, sprigionando diossina nell’aria”. “È per questo che CasaPound ieri sera – continua Andreani – ha simbolicamente ‘impiccato’ un manichino in città; un segnale di dissenso forte, che mira ad incentivare l’amministrazione a risolvere i problemi inerenti a quella che sta sempre di più somigliando ad una vera e propria periferia”. C’è chi non ha preso bene l’atteggiamento di contestazione utilizzato, qualcuno infatti ha denunciato sui social l’accaduto disapprovando la scelta di oltraggiare luoghi storici come la fontana di Papa Paolo III Farnese, detta anche “Le Tre Cannelle” e sostenendo che il gesto potrebbe ingenerare paure sociali e messaggi razzisti contro i rom. Sul posto la polizia e gli operatori della Fils che hanno rimosso cartelli e manichini.
Sant’Eraclio, manichini “impiccati”: la protesta di Casa Pound
Pubblicato il 26 Gennaio 2016 16:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:42
Un agente rimuove cartello e manichino (foto di Roberto Testa)
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