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Foligno, l’iter per i varchi elettronici va avanti

Pubblicato il 28 Gennaio 2016 11:04 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:41

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Varchi elettronici, si va avanti. Passo dopo passo, infatti, Foligno sembra avvicinarsi sempre di più alla creazione di quel sistema di controllo e gestione della viabilità e sicurezza del centro storico, di cui tanto si è sentito parlare negli ultimi tempi. Anche se per vedere entrare in funzione l’intero piano occorrerà pazientare ancora. Rispetto alle ultime scadenze, fissate per il mese di febbraio, potrebbe infatti esserci un ulteriore slittamento prima che il sistema prenda ufficialmente il via. Il periodo buono potrebbe essere quello primaverile, anche se ancora non si conoscono con precisione le tappe previste dal cronoprogramma dei lavori. Di certo per ora c’è che, stabiliti i punti strategici in cui installare le telecamere, si è passati all’individuazione dei tecnici comunali chiamati a far parte del gruppo di progettazione, all’affidamento dei lavori ed ovviamente al computo della spesa. Ma andiamo con ordine. Le aree di accesso al centro storico della città della Quintana – com’è ormai noto – saranno quattro: via Garibaldi, via XX Settembre, via San Giovanni dell’Acqua e via Cairoli. Per garantire l’efficacia di quest’ultimo varco servirà però un rinforzo in via Santa Caterina, dove verrà installato un quinto punto di controllo. LA POSIZIONE DEI VARCHI – Entrando nel dettaglio, il varco da via Garibaldi sarà posizionato al termine del tratto della via che costeggia piazza Giacomini, per consentire, in condizioni di varco chiuso, la “via di fuga” attraverso l’inversione della marcia, percorrendo ad anello la stessa piazza e poi risalendo lungo via Garibaldi fino all’incrocio con via dei Monasteri e via dei Molini; da qui, l’uscita dal centro storico, sarà assicurata dal percorso via dei Monasteri – via Umberto I – Porta San Felicianetto, ovvero dal percorso via dei Molini – via del Panificio – via Bolletta – via Oberdan – Porta San Felicianetto. Per quanto riguarda, invece, via XX Settembre il punto d’accesso sarà in piazza San Giacomo. La “via di fuga”, in condizioni di varco chiuso, sarà assicurata in questo caso attraverso il percorso principale di via Corso Nuovo – via Meneghini – largo Volontari del Sangue – via Gentile da Foligno – via Bolletta – via Oberdan – Porta San Felicianetto. Passando poi a via San Giovanni dell’Acqua, in questo caso il varco sarà posizionato all’incrocio con via Isolabella e via Giovanni Pascoli; la “via di fuga”, in condizioni di varco chiuso, sarà quindi garantita attraverso il percorso principale di via Giovanni Pascoli – via Franco Ciri – piazza San Giacomo – via Corso Nuovo – via Meneghini – largo Volontari del Sangue – via Gentile da Foligno – via Bolletta – via Oberdan – Porta San Felicianetto. A chiudere il cerchio il punto di accesso da via Benedetto Cairoli, individuato all’incrocio con via del Cassero; la “via di fuga”, in condizioni di varco chiuso, sarà assicurata attraverso il percorso di via del Cassero, dove, all’incrocio con via Santa Caterina, è necessario ripetere il varco (varco n.5) per condizionare il traffico a risalire lungo la via fino all’ingresso del Parco dei Canapè (impedendo la discesa verso piazza San Domenico), percorrere via Chiavellati e uscire dal centro storico con la discesa che porta in via Naziario Sauro. STRUMENTAZIONE E FUNZIONAMENTO – Ciascun apparecchio sarà dotato di una telecamera di lettura delle targhe e di una di contesto per la documentazione dell’infrazione, oltre ad un software di riconoscimento delle targhe. Una volta in funzione, il sistema di ripresa individuerà il transito del veicolo e ne acquisirà l’immagine posteriore. Dopodiché verranno effettuati tutti i controlli necessari per stabilire se il veicolo sia o meno autorizzato al transito, in base agli orari e ad eventuali permessi. IL GRUPPO DI PROGETTAZIONE – A seguire da vicino l’iter che porterà alla realizzazione del piano di controllo sarà un team di tecnici comunali guidati dall’ingegnere Giovanni Rossi, responsabile unico del progetto. Ad affiancarlo Emanuel Marani, collaboratore tecnico della progettazione e direttore dei lavori, e i geometri Simone Brunelli e Stefano Cesarini. I LAVORI – Il costo complessivo dei lavori ammonta a circa 55mila euro, mentre ad aggiudicarsi l’intervento è stata la “Sismic Sistemi” di Firenze.  

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