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Foligno, la digitalizzazione chiude la fase partecipativa dell’Agenda Urbana

Pubblicato il 17 Febbraio 2016 13:44 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:25

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Si è chiuso a Foligno il ciclo di incontri partecipativi promossi dal Comune nell’ambito dell’Agenda Urbana. Ultimo tema all’ordine del giorno è stato quello dell’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, su cui verranno investiti 960mila euro. Due le direttrici lungo cui si orienterà l’azione dell’amministrazione comunale. Da un lato si lavorerà sul “creativity service”, ossia soluzioni tecnologiche dei servizi ai cittadini, come potrebbe essere la realizzazione di una piattaforma per i pagamenti; dall’altro lato, invece, si agirà sul “creativity open”. Si parla in questo caso di rendere accessibili i dati agli utenti, siano essi persone o imprese, e quindi di rendere per così dire “aperti” tutti gli archivi. Un’altra possibilità prospettata dal consultore del sindaco per i fondi europei, Mario Margasini, potrebbe essere infine la dematerializzazione e semplificazione, che prende le parti da una proposta avanzata dall’area diritti di cittadinanza. Il riferimento è, su questo fronte, alla possibilità di aver accesso online ad autocertificazioni o documenti. Quella della digitalizzazione sarà però una partita che il Comune di Foligno potrà giocare anche attraverso altre programmazioni, come l’Agenda digitale dell’Umbria. Si tratta in questo caso, come spiegato dal dirigente regionale Stefano Paggetti, di un processo di innovazione che punta al miglioramento della qualità della vita dei cittadini in un momento in cui il digitale non è più una possibilità ma una necessità. Una partita importante, dunque, quella della digitalizzazione al punto che l’amministrazione Mismetti sta lavorando per individuare il filo giusto, ossia quel filo che sia capace di collegare le due programmazioni. Ecco perchè l’incontro di martedì non è stato solo illustrativo, ma anche di confronto tra le istituzioni locali e regionali. L’obiettivo è infatti quello di aggiustare il tiro, così da non disperdere le opportunità date dall’Europa. E perchè si metta in piedi un lavoro corale, che tenga conto quindi di tutte le esigenze, fondamentale sarà ancora una volta – come dichiarato dall’assessore allo sviluppo economico, Giovanni Patriarchi, l’apporto di cittadini ed associazioni. A disposizione ancora fino alla fine del mese, un indirizzo mail appositamente creato per raccogliere proposte ed osservazioni. Scaduti i termini, verranno definiti i dettagli della programmazione che verrà quindi presentata a palazzo Donini. Non prima però di un nuovo passaggio pubblico che avverrà intorno alle metà di marzo, quando il documento definitivo verrà presentato alla città. 

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