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Giano, pochi iscritti a scuola: si rischia il trasferimento

Pubblicato il 11 Marzo 2016 13:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:09

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Animi accesi a Giano dell’Umbria di fronte all’ipotesi di non veder partire il prossimo settembre una nuova classe prima nella scuola primaria del capoluogo. Troppo pochi gli iscritti a Giano a differenza di Bastardo dove vengono raggiunti i numeri necessari, una situazione che ha portato a proporre la formazione di due classi prime a Bastardo a discapito di Giano che rischierebbe così di perdere il suo plesso scolastico. L’ira dei genitori gianesi è tutta contro il preside e l’amministrazione, incolpati di non aver mantenuto la promessa di tenere in vita l’istituto. “Sono amareggiato – spiega il sindaco Marcello Bioli – ci rendiamo conto che Giano ha poche cose, ma l’impegno dell’amministrazione non è mai venuto meno e l’assessore competente sta ancora lavorando alla questione senza perdere le speranze”. L’anno scorso dei dieci alunni iscritti quattro sono andati via, lasciando una classe con soli sei alunni, costringendo a ricorrere alle classi articolate e rendendo la cosa difficile da sostenere. Di fronte alla proposta di trasferire alcuni alunni da Bastardo a Giano, consentendo la formazione di una prima in entrambi i luoghi, il sindaco confessa di non sentirsi in diritto di intervenire sulle scelte dei genitori che non hanno un valido motivo per spostarsi. “Non bisogna dimenticarsi che quando i numeri sono tanto esigui il Ministero obbliga a chiudere i plessi scolastici” continua Bioli. Dal fronte genitori fioccano intanto le accuse. L’amministrazione viene incolpata di non incentivare le iscrizioni nella scuola del capoluogo, aumentando i costi dello scuolabus e della mensa scolastica. “Ho fatto delle scelte. – replica il sindaco – Per quanto riguarda la mensa ho deciso di aumentare il prezzo mantenendo la qualità e la quantità dei prodotti, scelta secondo me doverosa dato che si tratta di bambini. Rispetto alla mobilità invece – continua – dato che tutto viene fatto con il nostro bilancio e che riusciamo a coprire appena il 20% di quello che spendiamo, mi sto attrezzando per cercare una società che ottimizzi i percorsi in modo tale di diminuire al massimo i costi”. Chiacchierando con il sindaco emerge la difficoltà nell’accontentare i cittadini su tutti i fronti. “Stiamo pensando al futuro. – conclude il primo cittadino di Giano dell’Umbria – Abbiamo individuato nella fusione dei Comuni il modo per rilanciare lo sviluppo dei territori, per migliorare i servizi e diminuire la pressione fiscale”.  

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