Per ben due anni non aveva versato le ritenute d’acconto ai propri dipendenti, ma intanto si godeva la vita in una villa patronale definita “dimora storica” con tanto di ex chiesetta annessa risalente al ‘700, piscina e dodici terreni tutt’intorno. Insomma, un vero e proprio paradiso dove un imprenditore di Foligno portava con con sé i segreti di una gestione aziendale poco rispettosa nei confronti dei propri dipendenti. L’uomo è il legale rappresentante di una società operante nel settore del commercio di autoveicoli. A scoprire l’illecito la guardia di finanza di Foligno, che ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Spoleto. I sigilli hanno interessato l’intero complesso immobiliare di sua proprietà, composto da 6 fabbricati immersi nel verde. Il valore complessivo del sequestro ammonta a 1 milione e 100mila euro, ovvero il totale delle ritenute non versate ai propri dipendenti dall’imprenditore.