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Ci siamo, la Festa di scienza e filosofia apre i battenti

Pubblicato il 14 Aprile 2016 14:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:47

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Noblesse oblige”: oggi si apre a Foligno la sesta edizione della Festa di Scienza e Filosofia. Una “celebrazione” che deve suonare anche da spinta alla sperimentazione ed alla ricerca. Il tutto sulla falsariga delle ormai celebri iniziative di carattere nazionale dedicate alla scienza. Non è quindi un caso che tra i patrocinatori di questa iniziativa troviamo la struttura organizzativa della collettività. Le istituzioni, in particolare la Regione Umbria guidata dalla presidente Catiuscia Marini, che devono sempre anticipare i tempi per garantire il futuro dei cittadini, l’imprenditoria umbra rappresentata dal presidente degli industriali di Foligno Giuseppe Metelli, impegnata a favorire e sostenere il collegamento tra scienza, ricerca ed industria ed templi della cultura scientifica rappresentati in questo caso dal Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno nelle persone del suo direttore Pierluigi Mingarelli (presidente della Festa) e del suo presidente Maurizio Renzini. “Un appuntamento di grande prestigio e di grande valore”, ha sottolineato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini durante la conferenza di presentazione della Festa della scienza e della filosofia. “Il prestigio si riscopre nella partecipazione convinta alle iniziative che la Festa annovera comprese conferenze ed attività a latere e nel livello culturale, avendo raggiunto ormai una risonanza nazionale ed estera”. “Il valore deriva, invece, dalla necessità di diffondere una cultura scientifica ai giovani ed alle grandi masse e di una collettivizzazione del sapere poiché uno scienziato non parte mai da zero ma utilizza, nell’irto percorso del raggiungimento degli obiettivi, traguardi certificati da altri, anche se qualche volta revisionati ed aggiornati alla luce dei progressi sopraggiunti. Questo ce lo impone il futuro, ce lo impone l’economia, ce lo impone il mondo della ricerca, ce lo impone l’uso delle idee”. Il professor Pierluigi Mingarelli, ai nostri microfoni, ha ribadito che questa iniziativa è una “Festa” perché è caratterizzata da un’atmosfera festosa dove si incontrano scienziati, filosofi, uomini e donne di cultura, ma soprattutto giovani. Non è una barbosa elencazione di leggi scientifiche, di formule e, di teoremi, ma – grano che si diffonde nel suolo -, esperienze e testimonianze messe a disposizioni di tutti e comprensibili a tutti”. “La Festa della scienza e della filosofia” rappresenta un’opportunità per mettere in comune le esperienze e divulgare, diffondere i risultati delle ricerche. La scienza, infatti, ha bisogno di comunicare, di far conoscere, di far arrivare i risultati ed il loro significato all’intera comunità e soprattutto ai giovani perché la società ne possa usufruire. E’ chiaro che i risultati debbano essere portati a conoscenza di tutti perché altrimenti non sarebbero risultati. Il risultato della ricerca in generale è valido finché non c’è qualcuno che ne sottopone all’attenzione internazionale un altro suffragato da prove altrettanto valide. Questo è il principio di funzionamento della scienza, ma è soprattutto un principio di grande democrazia. Nessuno nella scienza può dire l’ho detto io, nella scienza non ci può essere nessun dittatore né come singolo né come gruppo”. “La scienza non produce verità assolute ma, come ci insegnava Karl Popper, produce delle verità che per essere tali devono essere falsificabili. Se non si può fare nessun’altra ricerca e quel risultato diventa verità rivelata, non appartiene alla scienza”. Confidiamo che questo nuovo modo di approcciare alla scienza non considerandola solo un fatto asettico per gli addetti ai lavori, ma come centro pulsante della società, produca presto atti concreti. Effetto immediato atteso è un nuovo sviluppo del made in Italy.

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