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Festa di scienza e filosofia, oggi la grande chiusura con Luciano Canfora

Pubblicato il 17 Aprile 2016 09:17 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:45

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La “Festa di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenza” di Foligno si prepara ad accogliere gli ultimi relatori. Oggi infatti la VI edizione della grande manifestazione culturale, che ha preso il via lo scorso giovedì, chiuderà i battenti. Non prima però di regalare al pubblico di curiosi ed appassionati un’altra intensa giornata in compagnia dei suoi illustri relatori. Ventisette i conferenzieri che saliranno in cattedra e otto le location coinvolte nella giornata di domenica, che ha preso il via alle 10 con i primi incontri per poi concludersi alle 21 con Luciano Canfora all’auditorium San Domenico. Intanto la terza giornata della Festa, ossia quella di sabato, ha continuato a registrare un flusso consistente di visitatori che, tra la partecipazione alle conferenze ed alle numerose attività collaterali dislocate in giro per la città, hanno affollato Foligno. Un successo in linea con quello dei primi due giorni della manifestazione, con tante iniziative in agenda come quella che ha visto protagonisti gli studenti dell’Istituto comprensivo “Niccolò Alunno” di Belfiore che a palazzo Gentili Spinola hanno presentato il progetto “La luce: un gioco da ragazzi”, una mostra itinerante tra illusioni ottiche, fototropismo e la magia dei colori. A contribuire al grande successo della Festa poi la Mostra di lepidotteri e coleotteri ospitata a palazzo Trinci e i laboratori, gli exhibit dimostrativi e la riproduzione del Bosco umbro allestiti all’interno di palazzo Candiotti, diventato in questi quattro giorni il Palazzo della Scienza. Una manifestazione che ha avuto il pregio di unire, dunque, teoria e pratica, scelta questa abbracciata anche da alcuni relatori nella costruzione delle loro conferenze. Lo hanno fatto, ad esempio, i professori Lucio Fragonese e Matteo Galli che, nell’incontro tenuto all’auditorium San Domenico, hanno proposto al grande pubblico l’esperimento di Foucault sulla misurazione della velocità della luce, in maniera del tutto innovativa. Già, perché nel presentare il loro studio si sono serviti di tecnologie comunemente disponibili come le stampanti laser. A caratterizzare il sabato della “Festa di Scienza e Filosofia”, promosso dal Laboratorio di Scienze Sperimentali in collaborazione con Oicos Riflessioni e il Comune di Foligno, anche il progetto “Sound Waves” firmato Amici della Musica e che ha coinvolto gli studenti di alcuni Istituti secondari di secondo grado di Foligno, e l’osservazione del volo dei rondoni, organizzato dalla Lipu in una piazza San Domenico attrezzata con delle sdraio disposte a raggerà per regalare un’esperienza unica ai visitatori della Festa folignate. Grande attenzione dunque al mondo circostante, con un occhio attento anche alla mobilità urbana sostenibile grazie al coinvolgimento di Umbria Green Card. Dando uno sguardo agli appuntamenti di domani, invece, tanti i giovani che prenderanno la parola. Tra loro i filosofi Alessandro Monchietto, Orsola Goisis e Francesco Valagussa ma anche le ricercatrici Elisabetta Versace e Silvia Paolucci. Da non dimenticare poi gli interventi di grandi personalità come i fisici Fernando Ferroni ed Eugenio Coccia, ma anche il matematico Giorgio Dendi, il neuroscienziato Giorgio Vallortigara, la giornalista scientifica Silvia Bencivelli, il filosofo Lorenzo Chiuchiù, l’economista e giornalista Roberto Savio, la filosofa Donatella Di Cesare, il sociologo Domenico De Masi, ed in chiusura il filologo Luciano Canfora. Ma quella di domenica sarà anche un’altra di quelle giornate dedicate all’incontro tra centri di ricerca e mondo dell’imprenditoria. Domani toccherà infatti al presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, Fernando Ferroni. Sarà lui che nella sala consiliare di palazzo Orfini Podestà chiuderà il cerchio attorno ad un altro dei grandi progetti portati avanti dal Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, guidato da Pierluigi Mingarelli, e volto appunto ad avvicinare due realtà di per sé complementari, la cui sinergia pone di fatto le basi per lo sviluppo futuro tanto dei territori quanto della ricerca. 

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