16.1 C
Foligno
venerdì, Luglio 11, 2025
HomePoliticaSpoleto, disco verde in consiglio per la vendita delle reti comunali del...

Spoleto, disco verde in consiglio per la vendita delle reti comunali del gas: in ballo 29 milioni di euro

Pubblicato il 3 Maggio 2016 13:58 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:33

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Un mese tra musica, teatro, libri e degustazioni con “Estate al Trinci”

Dopo uno stop di un anno torna la rassegna ospitata nella corte esterna della storica dimora dei signori di Foligno: dal 17 luglio al 16 agosto in programma trentuno appuntamenti. Meloni: “Calendario poliedrico che dà spazio alle associazioni del territorio”

Rinnovabili, ok della giunta Proietti al disegno di legge che individua le aree idonee

Nell’atto si fa riferimento a superfici antropizzate, compromesse o dismesse, a discariche o infrastrutture già presenti con l’obiettivo dichiarato di rigenerare l’esistente. L’assessore De Luca: “Speriamo in un iter rapido in consiglio per un’approvazione entro l’estate”

Foligno, approvato il project financing per la riqualificazione degli impianti di Santo Pietro

Oltre 1,2 milioni di euro stanziati per riqualificare il palazzetto e la piscina di una delle aree più strategiche dello sport cittadini. L’assessore Cesaro: “Contiamo di pubblicare il bando per i lavori massimo entro un mese e mezzo”

Via libera dal consiglio comunale di Spoleto alla vendita da 29 milioni di euro delle reti di proprietà del Comune per la distribuzione del gas. La pratica è stata approvata con 15 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astensioni, dopo una seduta durata quattro ore ed aperta dall’intervento dell’assessore al bilancio Agnese Pula, che ha spiegato come l’operazione si farà prendendo in esame il valore Vir (Valore industriale residuo) delle condutture, ovvero il costo che dovrebbe essere sostenuto per la ricostruzione dell’impianto diminuito del “Valore degrado fisico” dovuto al tempo. In aula si è a lungo discusso anche della possibilità di dover adottare l’indicatore Rab (il valore del capitale investito netto), che comporterebbe una cifra di molto inferiore a quella prevista dalla giunta e pari a circa 5 milioni di euro. “Facendo così – ha detto la Pula – svenderemmo soltanto le nostre reti. L’operazione si farà soltanto alle nostre condizioni”. Contraria alla proposta è stata il consigliere del Movimento 5 Stelle, Elisa Bassetti, che prima della seduta aveva proposto di indire “un referendum cittadino sulla vendita delle reti del gas. La nostra amministrazione comunale ha deciso di seguire il percorso di privatizzazione degli asset indicato dal governo Renzi senza battere ciglio né confrontarsi coi cittadini, ma soprattutto con una fretta spaventosa. Tanto che saremo i primi in Umbria a compiere un salto nel buio, soltanto perché decenni di cattiva amministrazione ci spingono ora a vendere patrimoni”. In seguito l’esponente dell’opposizione ha ricordato il caso del Comune di Lecco, intenzionato nelle scorse settimane a vendere le proprie reti, senza tuttavia riuscire a ricevere dal Ministero allo sviluppo economico una risposta chiara circa le modalità di determinazione del valore delle reti: il Mise, infatti, aveva prima confermato la possibilità di applicare il Vir per poi correggersi ed indicare il Rab. “Non capisco – ha aggiunto la Bassetti – per quale motivo il nostro Comune intenda disfarsi in tutta fretta di un bene pagato dalla cittadinanza”. Anche il Pd non ha sposato la pratica. “Parliamo dell’atto – ha detto Paolo Martellini – più importante da quando è iniziata la giunta Cardarelli e spero che le conseguenze di questa vendita non ricadano sulla popolazione”. Con i soldi provenienti dall’operazione, l’amministrazione conta di dare una boccata d’ossigeno ai propri conti e procedere con la riqualificazione delle strade e degli impianti sportivi presenti sul territorio. “La dismissione delle reti – ha fatto notare il sindaco Fabrizio Cardarelli – ci può permettere di risolvere molte difficoltà. A rischio ci sono le risorse per il sociale e non vogliamo arrivare a tanto. Purtroppo non abbiamo la bacchetta magica e non possiamo più aspettare”.

Articoli correlati