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A Foligno una giornata dedicata ai donatori silenziosi dell’Avis

Pubblicato il 8 Maggio 2016 13:41 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:30

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Una giornata dedicata ai donatori di sangue, a quanti nell’anonimato compiono un atto d’amore nei confronti del prossimo. Di un prossimo quasi sicuramente sconosciuto, ma che grazie a quel gesto ha una speranza in più. È quella voluta dall’Avis di Foligno che, dopo uno stop di tre anni, ha ridato vita alla “Giornata del donatore”. E domenica 8 maggio ad aprirsi per l’occasione sono state le porte dell’auditorium San Domenico, location d’eccezione per la consegna delle benemerenze ai tanti soci che con il loro impegno e con costanza si sono distinti nel corso del tempo, contribuendo a questi primi 63 anni di solidarietà firmati dall’Avis di Foligno. MORBIDONI – “Il mio ringraziamento più grande – ha detto in apertura il presidente dell’associazione di via dei Molini, Gino Morbidoni – va a voi donatori, perché ogni giorno con il vostro dono silenzioso riuscite a garantire a tante persone il sangue di cui hanno bisogno. E questa giornata è dedicata a voi – ha proseguito – perché questo è l’unico momento in cui ciascun donatore esce dall’anonimato”. Una grande festa, quella voluta dall’Avis per i suoi soci, che arriva dopo un periodo difficile sul fronte delle donazioni. “Dopo due anni di forte calo – ha sottolineato Gino Morbidoni – siamo finalmente riusciti ad invertire il trend. Quello in cui viviamo è un territorio solidale ma dobbiamo migliorare sempre, soprattutto ottimizzando l’utilizzo del sangue andando a donare quando siamo chiamati a farlo. Il nostro impegno – ha quindi ribadito il presidente – deve essere quello di promuovere la cultura della donazione, coinvolgendo tutto il territorio. Ed un grazie, in questo senso, va all’associazione islamica per l’apporto che ci sta dando da circa un anno con i suoi 70 donatori”. Da Gino Morbidoni è poi arrivato un appello che guarda al futuro. “Il prossimo anno scadrà il nostro mandato e ci sarà il rinnovo delle cariche, quindi chiedo a chi vorrà entrare a far parte del direttivo di farsi avanti, perché la nostra associazione ha bisogno del contributo di tutto e di condividere sempre nuove idee”. MISMETTI – Prima della consegna delle benemerenze per i traguardi raggiunti dai tantissimi soci che hanno affollato l’auditorium San Domenico, è stata però la volta del giro dei saluti, a cominciare da quelli del sindaco Mismetti. “Grazie per quello che fate quotidianamente – ha detto il primo cittadino – In un mondo in cui regna l’indifferenza, voi donatori lanciate un messaggio di grande valore. Il dare agli altri, è un esempio che va diffuso, soprattutto nelle scuole e l’amministrazione comunale vi accompagnerà, come ha sempre fatto”. CASALE E OTTAVIANI – Ad intervenire anche il segretario regionale dell’Avis, Andrea Casale, e Letizia Ottaviani del Sit dell’ospedale San Giovanni Battista, che hanno richiamato l’attenzione, rispettivamente, sulla mancanza da ormai cinque anni di un piano regionale sangue e plasma e sull’importanza di una donazione sicura, che spesso comporta valutazioni severe dell’idoneità del socio. BARBETTI – A chiudere il cerchio, l’assessore all’istruzione e vicesindaco, Rita Barbetti. “E’ necessario diffondere il seme della donazione soprattutto nelle scuole – ha detto – è in quest’ottica i neomaggiorenni potrebbero essere i portavoce ideali. Ecco perché il prossimo anno vorrei avviare una collaborazione ancora più stretta tra l’amministrazione comunale, l’Avis e le scuole”. Rita Barbetti è poi intervenuta sull’apertura alle donazioni da parte della comunità islamica presente a Foligno. “Sapere di questo interesse – ha proseguito – mi ha molto emozionata. Attraverso questa sinergia la nostra città lancia un messaggio non solo di solidarietà, ma anche e soprattutto di integrazione, un messaggio che andrebbe amplificato a livello nazionale”. LE BENEMERENZE – Spazio quindi alla consegna delle benemerenze, che hanno visto avvicendarsi sul palco tantissimi donatori. A premiarli il sindaco Mismetti, affiancato dagli assessori Rita Barbetti e Maura Franquillo. Tra i tanti, due i riconoscimenti speciali: quello dedicato alla più giovane donatrice di Foligno, la 18enne Aurora Sisti, e quello destinato invece a Fausto Cascelli, con più di 120 donazioni all’attivo. Due esempi di come basti poco per iniziare a donare il sangue per non smettere. 

 

Da sinistra Aurora Sisti, Gino Morbidoni e Fausto Cascelli

 

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