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Da Foligno a Leicester per celebrare le Foxes: “E’ stata la nostra Woodstock”

Pubblicato il 10 Maggio 2016 13:47 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:29

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Da Foligno a Leicester per festeggiare il primo scudetto delle Foxes. E’ la storia di tre giovani, che dal “centro del mondo” hanno deciso di fare i bagagli e festeggiare insieme ai tifosi inglesi l’incredibile vittoria del campionato da parte della squadra dell’allenatore italiano Claudio Ranieri. Una cavalcata, quella di Vardy e compagni, che rimarrà negli annali della storia del calcio. Un evento più unico che raro al quale Elia Sdei, Alessandro Metelli e Stefano Patassa non hanno voluto mancare. I tre domenica scorsa hanno raggiunto le Midlands Orientali al seguito della “macchinata ignorante”, ovvero la carovana partita da ogni parte d’Italia ed organizzata dalla pagina Facebook “Calciatori brutti” per salutare il titolo del Leicester. Stefano lavora in Inghilterra e ha atteso a Londra l’arrivo dell’aereo con a bordo i suoi due amici Elia e Alessandro. Dalla City, i tre hanno raggiunto quella che negli ultimi giorni è stata una realtà finita alla ribalta dei media di tutto il mondo. “Appena arrivati – racconta Elia Sdei – abbiamo incontrato una Fiat Panda del 1989 guidata da un gruppo di ragazzi arrivati da Sirmione. A Leicester eravamo circa 3mila italiani”. Nei due giorni di soggiorno, i tre folignati hanno vissuto ore di pura festa: “Abbiamo seguito la partita in televisione nel pub degli hooligans delle Foxes – raccontano – visto che i biglietti erano finiti da tempo. Dopo il primo gol di Vardy contro l’Everton è andato via il segnale e abbiamo allora deciso di andare fuori lo stadio, dove abbiamo trovato tantissimi altri italiani”. Ma quale è stato il momento più bello? “Quando dentro al pub, dove noi eravamo gli unici italiani, abbiamo cantato a squarciagola ‘Nessun dorma’, ascoltando in televisione Bocelli che per l’occasione era stato invitato da Ranieri per esibirsi allo stadio – afferma Elia –. La nostra interpretazione è stata premiata dai presenti, che ci hanno offerto tre birre”. La favola del Leicester ha insegnato a tutti che nella vita nulla è impossibile: “Noi giovani arrivati da tutta Italia ce la siamo sentita un po’ nostra – raccontano i folignati -. Questa squadra di calcio ci ha dimostrato che anche la nostra generazione, presa letteralmente a calci in faccia, ha ancora la speranza di poter cambiare il proprio destino. Si, Leicester è stata la nostra Woodstock”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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