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Picchia la moglie fino a romperle la milza: in manette trentenne

Pubblicato il 4 Giugno 2016 12:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:13

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Un inferno durato sei anni. È quello vissuto da una giovane donna, di origini romene ma residente a Gualdo Cattaneo, vittima di continui maltrattamenti da parte del marito, suo connazionale. Un inferno che si è chiuso solo pochi giorni fa, dopo l’ultimo gravissimo episodio. Erano le prime ore del mattino quando l’uomo, un trentenne, è rientrato a casa ubriaco ed ha iniziato a picchiare con violenza inaudita la moglie. Poi si è addormentato e la giovane, preda dei forti dolori dovuti ai colpi subiti, ne ha approfittato per chiamare il 118. Immediato l’intervento dei sanitari, che hanno trasportato la donna al San Giovanni Battista di Foligno, dov’è stata sottoposta con urgenza ad un intervento chirurgico per l’asportazione della milza. Dopo l’intervento la vittima, con prognosi riservata, è stata trasferita nel reparto di rianimazione e solo due giorni fa è stata sciolta la prognosi, giudicandola guaribile in 40 giorni. E sono stati gli stessi sanitari ad allertare i carabinieri della stazione gualdese, che hanno subito proceduto con gli accertamenti di rito, conclusi si con l’arresto del marito, S.I.L. le iniziali, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravissime. Il Gip di Spoleto, su richiesta della Procura della repubblica, dopo aver convalidato l’arresto, ha applicato nei confronti dello straniero la misura cautelare in carcere. Il trentenne è stato quindi portato nell’istituto penitenziario di Spoleto. Secondo quanto emerso, l’uomo già nel 2010 era stato arrestato per gli stessi reati. Vittima di quotidiane violenze, fisiche e psicologiche, sempre la giovane moglie, che in tutti questi anni ha subito senza mai sporgere denuncia per paura di ritorsioni. Alla donna era vietato uscire di casa, avere un cellulare e confidarsi con altre persone, compresi i familiari.

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