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Il City Forum scrive alla Marini: “Venga a Spoleto per parlare di sanità”

Pubblicato il 16 Giugno 2016 13:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:05

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“Cara presidente della Regione ti scrivo”. Parafrasando una celeberrima canzone, potrebbe essere riassunta così la decisione presa dallo Spoleto City Forum in queste ultime ore. Sì, perché se è vero che in questi ultimi tempi il dibattito ha più che altro infiammato gli animi sia tra la politica cittadina che tra le associazioni che sono scese in campo a difesa delle peculiarità del nosocomio spoletino, lo è altrettanto il fatto che, a oggi, ancora non c’è nulla all’orizzonte della tanto agognata e proclamata integrazione che metterebbe in condizione l’ospedale di Spoleto e quello di Foligno di lavorare in perfetta sinergia. O almeno questa parrebbe essere la soluzione che salverebbe “capra e cavoli”, come si suol dire. E allora ecco che lo Spoleto City Forum prende in mano le redini e decide di mandare un telegramma proprio alla presidente della Regione. “Gentilissima presidente, le associazioni aderenti allo Spoleto City Forum chiedono disponibilità per una sua presenza ad un incontro urgente – scrivono – allargato ai rappresentanti istituzionali e sindacali, da tenere quanto prima a Spoleto per discutere sul futuro dell’ospedale San Matteo. Confidando sulla sua disponibilità e sul positivo vaglio del presente invito, attendono cortese riscontro”. Una decisione quella presa dallo Spoleto City Forum che probabilmente deriva dall’incertezza che vige ancora oggi sul destino di un nosocomio che, a quanto pare, sta perdendo ancora “pezzi” tra i suoi professionisti e a cui manca comunque personale per poter svolgere al meglio il proprio compito. Proprio all’interno del nosocomio, infatti, tra il personale in servizio, circolano voci che vorrebbero il primario di ortopedia, Mancini, in partenza. Senza contare poi che il servizio cardiologico del dottor Maragoni fatica non poco a svolgere il suo compito per carenza di personale medico, e che la partoanalgesia pare ancora un lontano miraggio. Anche se in questi ultimi due casi, il direttore generale della Usl 2, Imolo Fiaschini, ha assicurato che il personale verrà integrato appena possibile. E poi, per quanto riguarda la partonalgesia “poi non ci saranno più scuse per non farla”. 

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