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Spoleto, l’assestamento di bilancio passa in commissione. Gori: “Non si può più sbagliare”

Pubblicato il 30 Luglio 2016 08:43 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:42

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Niente più spese senza incassi. È questo l’imperativo che vige già da qualche giorno all’interno dell’amministrazione comunale di Spoleto. Ma non solo. Il governo cittadino si è posto come obiettivo anche quello di rimettere nelle casse comunale un milione e 200mila euro, grazie a un piano di rientro per le spese correnti che sarà formulato dagli uffici preposti dell’ente. E fin qui nulla di strano, se non fosse che questo obiettivo dovrà essere raggiunto entro il 30 settembre prossimo. “Anche se ciò non comporta la riduzione dei servizi, ma la riduzione del loro attuale costo”, ha detto Claudio Gori, dirigente finanziario del Comune di Spoleto che venerdì mattina ha illustrato la “Relazione degli equilibri e assestamento di bilancio 2016-2018” al cospetto della prima commissione consiliare del presidente Stefano Proietti. Un obiettivo ambizioso, non c’è che dire. Ma definito anche sulla base del fatto che, a suo dire, il Comune di Spoleto “non può più sbagliare”, ha aggiunto non nascondendo la sua difficoltà, e di chi con lui, è chiamato a far quadrare i conti dell’ente. E per non lasciare nulla al caso, visti i tempi strettissimi, è stato costituito un Centro di competenza ad hoc, composto da un gruppo di lavoro di cui fanno parte i referenti di ogni ufficio comunale, ai quali spetterà il compito di rapportarsi con le varie direzioni per lavorare così in maniera sinergica alla riduzione della spesa corrente, anche attraverso la rigenerazione dei contratti in essere, e ad incrementare la riscossione delle entrate comunali. E i mancati introiti dei tributi, che ammontano a circa 2 milioni e 600mila euro, non sono l’unica criticità che ha fatto sprofondare le casse dell’ente. A contribuire in maniera determinante sono state, infatti, anche le minori entrate extratributarie e dei trasferimenti da altri enti, le prime ferme al 41 per cento e gli altri al 25 per cento. Ma c’è di più sul fronte recupero evasione. “Entro il 31 dicembre istituiremo un bando per un incarico utile alla riscossione coattiva – ha spiegato Gori – potrà ancora vincere Equitalia, per carità, ma a quel punto dovrà rispettare le regole dettate dallo stesso bando”. Ma le criticità stanno anche nell’attuale organizzazione dell’ufficio tributi con una “banca dati inattendibile – ha aggiunto il dirigente finanziario – la gente fa la fila per degli atti sbagliati. Un pessimo servizio a cui stiamo cercando di provvedere”. E il primo passo è stato quello di una nuova gestione del software e la formazione del personale. Riduzione dei costi, va bene, ma senza dimenticare comunque che l’ente comunale di investimenti ne farà. Seppur contenuti. E lo farà con l’utilizzo delle quote vincolate dell’avanzo di amministrazione che ammonta a 2milioni di euro. Tra i più sostanziosi c’è la realizzazione della passerella sul ponte Tessino per 350mila euro. 

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