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Tre Valli e raddoppio della ferrovia Spoleto-Campello: la Cgil fa pressing sulla Regione

Pubblicato il 10 Agosto 2016 13:32 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:36

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Tre Valli e raddoppio ferroviario Spoleto-Campello. Sono queste le priorità che i vertici della Cgil regionale e quelli spoletini metteranno sul tavolo sia della Regione dell’Umbria, ma anche di chi a carattere nazionale ha l’onere di vagliare le priorità rispetto alle infrastrutture da eseguire ma soprattutto da portare a termine. Sì, perché tra le “incompiute”, in Umbria, c’è pure la Tre Valli e quel raddoppio ferroviario Spoleto-Campello, il cui cantiere si è bloccato poco più di quattro mesi fa a causa della rescissione del contratto da parte della ditta appaltatrice. Infrastrutture queste di fondamentale importanza per lo sviluppo economico del territorio e che potrebbero usufruire di una “mano” consistente da alcuni fondi che l’Europa metterà a disposizione della Regione Umbria per opere come queste ma anche, e soprattutto, per aiutare o riavviare alcune attività manifatturiere umbre, e quindi anche spoletine. E allora ecco che, sulla base di tutte queste considerazioni, la Cgil, in tutte le sue categorie, inizierà a fare “pressing” sugli organi regionali preposti affinchè possano prendere in considerazione la possibilità di inserire la Tre Valli e anche la conclusione dei lavori del raddoppio ferroviario, così come, ovviamente, tutto il resto, nel miliardo e mezzo che l’Europa darà a questa regione. E a fare il punto della situazione su quelle che sono le priorità per il territorio spoletino dal punto di vista delle infrastrutture (e non solo), sono stati alcuni tra i massimi rappresentanti locali e regionali della Cgil, protagonisti, insieme a Confindustria, di una serie di iniziative che Rai 3 ha ideato per fare un focus, appunto, su quelle che sono le eccellenze ma anche le criticità delle città della regione Umbria. Tra cui Filippo Ciavaglia, segretario generale della Camera del Lavoro di Perugia, Alessandro Raspa della Cgil Pensionati di Spoleto, Benedetti e Venturini, sindacalisti referenti per la Cgil del territorio spoletino. “Il completamento della Tre Valli e del raddoppio ferroviario può significare dare una spinta forte all’economia del territorio – sono state le parole di Filippo Ciavaglia – per noi, soprattutto la Tre Valli, è una priorità e faremo in modo che l’attenzione delle istituzioni, regionali e nazionali, su questa infrastruttura resti alta”. Poi Ciavaglia, ha lanciato anche una provocazione: “Perché non pensare a un project financing anche per completare il raddoppio ferroviario?”. Ma su questo potranno rispondere soltanto quei soggetti economici che potrebbero ritenere la conclusione di questa infrastruttura di fondamentale importanza per l’economia locale. Fondi europei che potrebbero tornare di grande utilità anche per alcune delle attività manifatturiere del territorio. Come ad esempio la ex Pozzi, solo l’ultima delle aziende in odore di chiusura definiva (anche se un piccolo spiraglio che qualcuno la rilevi, almeno in parte, resta aperto), la Novelli, con un cda scaduto a giugno scorso e con le maestranze a cui è stata concessa una proroga della cassa integrazione di sei settimane. Circostanze, anche se non solo queste, che hanno fatto salire il numero dei disoccupati a 7 mila unità. Il tutto, in una città che invecchia sempre di più. Basti pensare che i pensionati a Spoleto sono ben 17 mila. 

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