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Da Spello a Roma, le suore escono da Vallegloria per incontrare il Papa

Pubblicato il 26 Agosto 2016 12:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:28

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È stata una convocazione speciale quella che si sono viste arrivare le suore di clausura del monastero delle clarisse urbaniste di Santa Maria di Vallegloria di Spello. Nell’Anno santo della misericordia, infatti, Papa Francesco le ha invitate in Vaticano. E così, per la prima volta, tutte insieme, le ventiquattro suore ospitate nel monastero spellano sono uscite dalla struttura e hanno raggiunto la Capitale, accompagnate dal vescovo della diocesi di Foligno e Valtopina, monsignor Gualtiero Sigismondi. L’incontro con il Pontefice – così come riportato dalle colonne dell’Osservatore Romano – si è tenuto nella mattina di giovedì 25 agosto nella Casa Santa Marta. In occasione della visita, Papa Francesco ha consegnato alle religiose la costituzione apostolica “Vultum Dei Quarere” del 29 giugno scorso, mentre le clarisse urbaniste gli hanno portato in dono una copia fedelissima del crocifisso di San Damiano, dipinta dalla badessa Maria Chiara Mosetti. Il Santo Padre si è quindi intrattenuto a colloquio con ognuna delle ventiquattro suore presenti. Spazio anche alla preghiera comune, con la messa presieduta dal Papa e celebrata anche dal vescovo folignate. Durante la funzione religiosa, il pensiero del Pontefice è andato alle popolazioni di Umbria, Marche e Lazio, colpite dal recente sisma. Una tragedia con cui le stesse suore spellane avevano dovuto fare i conti nel 1997, quando il terremoto colpì proprio l’Umbria e le Marche, costringendole a vivere prima nelle tende e successivamente in un container allestito nell’orto del monastero, dove sono rimaste per quattordici anni. Fino cioè al 2011, quando la struttura è stata riaperta e le clarisse urbaniste hanno potuto far ritorno nelle loro celle. Conclusa la messa, le suore hanno visitato la Basilica vaticana e attraversato la Porta Santa. 

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