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Bevagna, l’amministrazione Falsacappa detta la strategia per i prossimi cinque anni

Pubblicato il 28 Agosto 2016 12:46 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:28

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MiglioriAmo Bevagna, si chiama così il documento programmatico del Comune bevanate, pubblicato sul sito dell’Ente per coinvolgere e informare i cittadini su quale sarà l’azione di governo della nuova amministrazione locale fino al 2021. Un’amministrazione aperta al confronto con la cittadinanza, che ha premiato la lista Congresso Civico per Bevagna, e con le associazioni del territorio con cui avviare un percorso partecipato. “Un Comune al servizio dei cittadini e della città – si legge nel documento – per tornare ad essere un esempio concreto di qualità della vita”. Un percorso che si snoderà attraverso la crescita sociale e culturale, lo sviluppo economico diffuso e la salvaguardia del territorio. CRESCITA SOCIALE E CULTURALE – La ricchezza sotto il profilo storico-architettonico e artistico-culturale, a cui si aggiunge la tradizione religiosa, rendono Bevagna polo attrattivo indiscusso, su cui l’amministrazione vuole investire. Tra le priorità, la tutela del teatro Francesco Torti, il sostegno alla Pro Loco, la promozione di iniziative di apertura con paesi esteri. La cultura passerà anche attraverso i giovani, fulcro di innovazione e rinnovamento, con uno Spaziogiovani dove incontrarsi, condividere e progettare iniziative. Per i più piccoli poi si pensa al ripristino in sicurezza del parco giochi del Campo dei Frati. La cultura, poi, si legherà allo sport, puntando sugli impianti, e alla scuola, avviando un atteggiamento di confronto tra l’istituto comprensivo Bevagna-Cannara e i comuni limitrofi, realizzando seminari e laboratori in collaborazione con associazioni culturali, sociali, sportive, che andranno ad accrescere l’offerta formativa della scuola. SVILUPPO ECONOMICO DIFFUSO – Tra le intenzioni dell’amministrazione Falsacappa c’è quella di lavorare insieme al tessuto imprenditoriale, commerciale, agricolo e artigianale. L’idea di base è quella di “sviluppare in chiave moderna la vocazione agricola di Bevagna e incrementare le due economie che rappresentano la parte più importante dell’attività cittadina, ossia le piccole aziende del manifatturiero ed il turismo sostenibile”. In quest’ottica, la strategia messa a punto prevede il sostegno alla piccola e media impresa e la creazione di occupazione. BILANCIO – Tre le linee strategiche che rientrano nell’ampio quadro economico, a cominciare dalla voce “bilancio”. “Le note difficoltà finanziarie in cui versa il Comune – si legge ne documento – impongono una gestione partecipata e trasparente”. Ecco allora che l’imperativo è efficientamento della spesa pubblica, al fine di liberare risorse ed incrementare la spesa nel sociale, nella formazione e nella scuola. Prevista anche la possibilità di creare veri e propri consorzi con i Comuni limitrofi “in modo da fare economie fiscali, accorciare i tempi burocratici e riuscire a dare risposte più rapide”. Ma l’idea è anche quella di puntare sui progetti europei, per dare dinamicità ad un bilancio definito “ingessato e statico”. TURISMO – L’amministrazione punta poi all’internazionalizzazione di Bevagna, che vede – in quest’ottica – il Mercato delle Gaite come chiave di volta. Ad entrare in campo è quindi anche il marketing turistico, seconda linea strategica in termini economici. Sotto questo punto di vista, si andrà a lavorare sull’accoglienza e sull’informazione ai turisti e sugli eventi, sviluppando in modo coordinato strumenti come siti internet, social media e app e creando una calendarizzazione dettagliata annuale. Per l’amministrazione guidata da Annarita Falsacappa, poi, per avere maggiore visibilità andranno riattivati, in maniera mirata, circuiti associativi come la Strada del Sagrantino, il Cammino di Annibale o Borghi più belli d’Italia, solo per citarne alcuni; oltre a riesaminare la politica dei gemellaggi. Il turismo bevanate sarà anche quello delle “esperienze e delle emozioni”, sostenendo e facendo vivere le botteghe artigiane e tutta l’enogastronomia derivante dal recupero di tradizioni medievali. Spazio anche al trekking urbano, alla scoperta dei luoghi meno conosciuti. CITTADINANZA ATTIVA – Terza e ultima linea strategica del quadro economico, la cittadinanza attiva da sviluppare attraverso strumenti come la Banca del tempo e la creazione di un’associazione, dal nome “Ama Bevagna”, che spinga i cittadini non solo ad evidenziare le criticità ma anche a scendere in campo per risolverle. SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO – Ultima macroarea contemplata all’interno del documento programmatico redatto dall’amministrazione Falsacappa è quello della salvaguardia del territorio, da attuare “incentivando uno sviluppo ecosostenibile, migliorando la qualità degli spazi urbani e della viabilità, riqualificando le aree in prossimità del centro urbano”. Si inizierà dal Piano regolatore, “sospeso – si legge – da troppi anni”. Anche su questo fronte la parola d’ordine sarà “partecipazione”, a cui si affiancherà un piano di governo del territorio, che permetterà una visione più generale dell’assetto territoriale. Tra i progetti in cantiere: la nuova scuola, da realizzare con tecnologie antisismiche e sostenibili; la riqualificazione urbanistica della zona di Sant’Anna, come area della città nuova; ed infine un piano attuativo dei casolari sparsi censiti sul territorio per sbloccare a favore dei privati le più opportune occasioni di ampliamento e sviluppo in zona agricola grazie anche al Psr. CENTRO STORICO E FRAZIONI – Guardando al cuore di Bevagna, e quindi al suo centro storico, si procederà con la ripavimentazione, la regolamentazione del traffico attraverso l’utilizzo della Ztl e il completamento del percorso ciclopedonale che circonda le mura. In cantiere anche la riqualificazione dell’accesso da Foligno con piantumazione di alberi, un percorso di marciapiedi pedonali ed una pista ciclabile; la sistemazione del parcheggio di porta Cannara con alberature, soste a pagamento per i non residenti e soste di cortesia per famiglie e disabili. Sotto esame, poi, l’area camper destinata a diventare a pagamento dopo un’adeguata sistemazione. Attenzione, però, anche alle frazioni. Su questo fronte il piano del Comune è di lavorare alla loro riqualificazione, a cominciare da quella di Cantalupo. Nel documento si fa poi riferimento al ripristino dell’accessibilità dello spazio della Madonna della Valle e all’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica di tutto il territorio, incrementandolo con un sistema di videosorveglianza degli accessi alla Ztl ed in altri punti strategici che possano garantire la sicurezza. Allo studio anche un progetto di illuminazione artistica delle mura urbiche e di altri beni monumentali che verranno individuati. TUTELA AMBIENTALE – A chiudere il cerchio la gestione dei rifiuti e la pulizia delle aree pubbliche, con un controllo costante di chi gestisce il servizio. Su questo fronte, i progetti al vaglio sono quelli relativi alla realizzazione di un’isola ecologica a basso impatto e il compimento della differenziata porta a porta. Alta l’attenzione, poi, sul tema dell’inquinamento delle acque, su cui si andrà ad agire, in termini di risanamento, anche attraverso i fondi europei.

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