È un sisma che non dà tregua quello che, da ormai dieci giorni, fa vivere nella paura le popolazioni di Umbria, Marche e Lazio. Le scosse registrate dai sismografi infatti sono continue e con punte che, in più occasioni, hanno superato i quattro gradi di magnitudo. E se nel Cuore Verde d’Italia il terremoto non ha fortunatamente provocato vittime o feriti, la tenuta del patrimonio immobiliare privato e pubblico è stata messa a dura prova. Per capire però se questa prova sia stata superata, occorrerà attendere ancora. Già, perché le verifiche di agibilità delle strutture non sono ancora partite, non sul fronte privato perlomeno. Nei primi giorni dall’emergenza sisma, infatti, l’imperativo è stato prima di tutto dare supporto agli sfollati per poi procedere con i primi sopralluoghi nei cosiddetti “edifici strategici”. Intanto almeno un migliaio i cittadini della Valnerina che, un po’ per danni evidenti ed un po’ per precauzione, hanno lasciato le loro abitazioni, almeno fino a quando non sapranno di essere al sicuro. L’INIZIATIVA DI FEDERALBERGHI – Ed è proprio per dare supporto a quanti, nel breve termine, non potranno far ritorno nelle loro abitazioni che si vanno individuando soluzioni alternative, a cominciare da quella messa in piedi da Federalberghi Umbria ha ribadito la totale ed immediata disponibilità a garantire, dove necessario, posti letto per le famiglie delle zone più colpite dal sisma, sia in Umbria che nelle altre regioni, così da rendere meno disagevole l’ormai prossimo arrivo del periodo invernale. L’AVVISO DEL COMUNE DI SPOLETO – A Spoleto, invece, il Comune anche in risposta all’amministrazione di Norcia, che ha pubblicato un avviso per acquisire la disponibilità di abitazioni non utilizzate per accogliere i terremotati, ha deciso di appellarsi al senso civico dei propri cittadini. L’invito è proprio quello di mettere a disposizione case agibili e di immediata idoneità all’uso per accogliere temporaneamente le famiglie non più in possesso di un alloggio. Un’ordinanza della presidenza del consiglio dei ministri – si legge infatti nella nota diramata dall’amministrazione ducale – dispone l’assegnazione di un contributo mensile, fino ad un massimo di 600 euro ai nuclei familiari la cui abitazione sia stata sgomberata in seguito ai danni causati dal sisma e che necessitano di collocazioni alternative. Chi vorrà, dunque, potrà inviare la propria proposta di locazione, che dovrà contenere la descrizione dell’alloggio, la sua ubicazione e il numero di vani disponibili. Oltre all’impegno a mantenere la proposta per un periodo non inferiore a 180 (centottanta) giorni, prorogabili fino alla conclusione dello stato di emergenza. Alla documentazione va poi allegata la planimetria dell’unità immobiliare ed ogni altro elemento informativo, anche fotografico, per illustrare compiutamente le caratteristiche dell’immobile. Le proposte in risposta al presente avviso pubblico, redatte su modello appositamente predisposto ed allegato all’avviso, dovranno pervenire al Comune di Spoleto, a mano o a mezzo posta alla Direzione Servizi alla Persona via San Carlo 1 – 2° piano, 06049 Spoleto. Oppure tramite pec: comune.spoleto@postacert.umbria.it. Lo schema di domanda e la copia del presente Avviso sono disponibili sul sito del Comune di Spoleto all’indirizzo: www.comunespoleto.gov.it , presso lo Sportello del Cittadino in via Antonio Busetti -06049 Spoleto, presso il Centro Operativo Comunale della Protezione Civile (C.O.C.) via dei Tessili – Zona Industriale Santo Chiodo – 06049 Spoleto.
Sisma, il Comune di Spoleto a caccia di abitazioni da destinare ai terremotati
Pubblicato il 4 Settembre 2016 13:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:24
Danni causati dal sisma a San Pellegrino di Norcia
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