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Terremoto, la Fertitecnica dona 1500 euro ad ogni dipendente

Pubblicato il 22 Novembre 2016 15:43 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:44

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Nella mente hanno ancora il tremendo ricordo di quel sisma che nel ’97 cambiò per sempre le loro vite. Negli occhi ancora le immagini della devastazione che il terremoto portò con sé. E’ per questo che Ivano e Luca Mattioni, dopo le recenti scosse a confine tra Umbria e Marche, non ci hanno pensato su un attimo. Prima, hanno alzato il telefono per chiamare i sindaci dei Comuni a confine tra Umbria e Marche, per capire i danni fatti dal sisma: da Camerino a Pievebovigliana, passando per Pieve Torina. Poi, hanno fatto la stessa cosa questa volta con le aziende che da anni collaborano con la loro Fertitecnica di Colfiorito. Una volta metabolizzata la paura, hanno deciso di andare oltre. Hanno invitato gli agricoltori di Castelluccio, rimasti senza stabilimenti, a terminare il ciclo produttivo nella loro azienda. Lo stesso hanno fatto con gli amici di Arquata del Tronto. Ma il grande cuore della famiglia Mattioni, che da trent’anni gestisce un’impresa leader nel settore dei legumi, non si è fermata qui. Già, perché all’interno del capannone di Colfiorito lavorano tante persone che dopo il sisma delle scorse settimane non hanno più una casa. E’ per questo che hanno deciso di donare 1.500 euro ad ognuno dei circa novanta dipendenti della sede umbra (che si sommano agli altri 60 dello stabilimento di Macerata). “Dopo la scossa del 30 ottobre – racconta Luca Mattioni, vicepresidente di Fertitecnica – pensavamo che il giorno dopo molti dipendenti non sarebbero venuti a lavoro. Ed invece lunedì mattina in azienda c’erano tutti”. Circa il 20% del personale infatti viene da Muccia, Pieve Torina e altre città fortemente colpite dalle scosse. Come detto, c’è chi non ha più una casa o chi deve fare i conti con tantissime difficoltà logistiche e non solo. “E’ per questo che abbiamo voluto ringraziare tutti, perché da noi la produzione non si è mai fermata – prosegue Luca Mattioni -. Tutti hanno creduto nel lavoro, come momento anche per mettere da parte per qualche ora il dramma del terremoto”. Il gesto di Fertitecnica ai propri dipendenti è stato sostenuto con forza anche da Confindustria: “Ivano Mattioni è una persona squisita, che ha vissuto in passato quei momenti di paura e ha subito capito cosa si doveva fare” spiega Paolo Bazzica, presidente folignate di Confindustria. “Io vengo da niente e ora la mia famiglia non ha poco – racconta un commosso Ivano Mattioni – il contributo ai dipendenti arriva da risparmi personali e quello che abbiamo fatto è un gesto che ci viene da dentro”. L’azienda colfioritana è stata la prima pmi del mondo a stringere un accordo con la Fao, a testimonianza della grande sensibilità verso certe tematiche: “Noi ci siamo per il territorio e per i nostri imprenditori – spiega il direttore operativo Alessio Miliani -. Abbiamo da subito detto agli amici che lavorano con noi tutti i giorni che la Fertitecnica è presente per sostenerli”. Alla conferenza stampa presente anche il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui: “Il loro è un gesto che viene dal cuore e che dimostra l’alto livello della classe imprenditoriale di queste zone, che nel corso degli anni è stata capace di fare da volàno per l’economia nazionale. Noi siamo gente di montagna che nel lavoro ci mette il cuore”. Sulla stessa lunghezza d’onda Sandro Luciani, primo cittadino di Pieve Bovigliana: “La famiglia Mattioni incarna la visione del nostro ampio territorio, che non è circoscritto solo a Colfiorito”. 

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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