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Spoleto, mozione di sfiducia contro Cardarelli. Firmano in dieci

Pubblicato il 4 Dicembre 2016 10:27 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:38

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Porta la firma di dieci consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Pd e Gruppo misto la mozione di sfiducia presentata contro il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli. Dopo due anni e mezzo di mandato i firmatari vogliono fare il punto della situazione sostenendo che le priorità annunciate nel programma elettorale sono state disattese. La mozione parte proprio da queste. Tra le critiche sono finite le promesse riguardanti le politiche sociali, la sanità pubblica, il supporto alla scuola, la tutela dell’ambiente e del territorio, la gestione dei rifiuti, ma anche l’ambito turistico, sportivo e culturale  e la riorganizzazione amministrativa e tecnico-operativa della struttura comunale. Nel documento viene sottolineato che nessun passo importante è stato fatto nei confronti delle famiglie che hanno visto al contrario aumentare le tasse a loro carico, situazione drammatica anche per quanto concerne la sanità dato che il nosocomio è privo sia di personale medico che infermieristico. Non si sa nulla inoltre dell’integrazione tra l’ospedale di Foligno e quello di Spoleto, così come dei ‘tre saggi’ nominati. Taglio dei posti disponibili negli asili nido comunali e investimenti per le scuole poco sicuri a cui i consiglieri aggiungono la richiesta di 30mila euro, ritenuta ridicola, per il ripristino delle scuole di Spoleto dopo il terremoto del 24 agosto, scuole che poco più di un mese dopo sono state dichiarate inagibili come la Dante Alighieri. Critica pesante anche alla gestione dei rifiuti, dopo aver menzionato la mozione approvata all’unanimità “Rifiuti Zero”, risultata inutile, i firmatari oltre a ricordare che ad oggi non vi è ancora la raccolta differenziata porta a porta a Spoleto mettono in evidenza i costi . Circa 6milioni di euro con un solo 3% in più di raccolta differenziata dall’inizio del mandato e con le eventuali sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi ancora una volta a carico dei contribuenti. Tra le priorità obiettate il miglioramento della macchina comunale e delle infrastrutture. I tagli e la riorganizzazione promessa non è mai avvenuta, a questo i dieci consiglieri aggiungono  l’inesistenza di politiche attive, la formazione e l’orientamento al lavoro. “Ci rivolgiamo – si legge a conclusione della mozione –  con questo documento a tutto il consiglio comunale perché nel merito di quanto esposto la giunta è rimasta immobile sui temi fondamentali per la città. Alla maggioranza, in particolare ad alcuni componenti di essa, chiediamo come possano continuare a condividere un cammino con l’attuale giunta che mette personalità storicamente riconosciute all’antitesi di quanto il popolo spoletino ha votato nel 2014”. Entro 30 giorni l’atto dovrà essere votato dal Consiglio. Questi i nomi dei dieci firmatari della mozione di sfiducia: Dante Andrea Rossi, Massimiliano Capitani, Stefano Lisci, Laura Zampa, Carla Erbaioli, Paolo Martellini, Elisa Bassetti, Aliero Dominici, Marina Morelli e Francesco Saidi.

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