Dopo San Martino in Trignano e il più recente caso a Icciano di Spoleto, ora anche Foligno è alle prese con il fenomeno dell’acqua calda all’interno dei pozzi. L’area in cui si è riscontrata l’anomalia è quella di San Giovanni Profiamma. È proprio lì, infatti, che si è effettuato il prelievo di alcuni campioni subito inviati all’Ingv di Palermo per cercare di capirne l’origine. “Si tratta di un fenomeno che è stato osservato in diverse parti del mondo” spiega Francesco Italiano, che dirige i laboratori siciliani dell’Istituto nazionale di geofisica e vulancologia. “L’origine potrebbe essere qualunque – prosegue – per cui quello che stiamo facendo è muoverci con rigore scientifico. Sono stati prelevati dei campioni che ora analizzeremo in maniera molto approfondita, dopodiché andremo ad interpretare i risultati ottenuti”. Questa dunque la prassi, senza la quale – per Francesco Italiano – “ogni osservazione è solo una chiacchiera”. Anche quella, dunque, secondo la quale la causa potrebbe essere nei recenti eventi sismici. “Si può ipotizzare qualunque cosa – ribadisce – ma è chiaro che se ci si focalizza su un fenomeno come quello del terremoto, in virtù degli ultimi avvenimenti, c’è il rischio di perdere di vista tutte quelle altre possibilità che invece vanno indagate insieme”. Ecco perché per Italiano finché non si avranno “risultati analitici” non è il caso di lasciarsi andare a “ipotesi o idee”. Per saperne di più, dunque, occorrerà attendere gli esiti delle analisi. “Faremo tutti gli accertamenti del caso – conclude Francesco Italiano – analizzando anche estratti dei gas disciolti nelle acque e comunque tutti i gas presenti. Si tratta di un’indagine chimica complessa, che vedrà impegnati molti laboratori per diversi giorni. All’incirca un paio di settimane”.
Scoperto pozzo di acqua calda a San Giovanni Profiamma, l’esperto: “Prelevati dei campioni”
Pubblicato il 14 Gennaio 2017 15:00 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:21
Pozzo (foto d'archivio)
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