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Sisma, l’appello dell’arcivescovo Boccardo: “Fate presto”

Pubblicato il 25 Gennaio 2017 15:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:15

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Bisogna fare presto. Anche derogando le competenze”. E’ questo, in estrema sintesi, l’appello che l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, lancia a chi, tra le istituzioni competenti, ha l’onere di togliere da una situazione che si fa sempre più difficile le popolazioni dell’area della Valnerina colpite duramente dal recente e devastante sisma. Sì, perché “va bene garantire la trasparenza nelle procedure, ma dare a queste anche un po’ più di “leggerezza” appare quanto mai necessario in un momento di emergenza qual è quello che stanno vivendo quelle realtà della Valnerina duramente colpite dal terremoto” sono state le parole del presule in occasione della consueta celebrazione del santo patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales, svoltasi ieri, 24 gennaio nella sede della Diocesi di via Saffi a Spoleto. Giorno in cui ricorre anche il 13esimo anniversario dalla ordinazione episcopale dello stesso arcivescovo Boccardo. “Controllare tutti gli interventi è la cosa migliore? Forse sarebbe meglio derogare ciò che è possibile derogare. La gente lamenta ritardi sulle soluzioni concrete”, ha aggiunto il presule. Fare presto, insomma, è il l’appello che lancia l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, a favore delle popolazioni della sua Diocesi che stanno vivendo il dramma del terremoto senza avere, ancora oggi, alcun punto fermo da cui ripartire per ricominciare a vivere in maniera dignitosa. “Tutto ciò che fa parte della storia di un popolo è andato perduto – ha aggiunto – pure quei luoghi dove socializzare”, ha aggiunto. E in tal senso un ruolo fondamentale lo sta svolgendo proprio la Caritas Italiana. “Si sta pensando ad alcune strutture in legno e muratura per i centri di comunità – ha spiegato monsignor Boccardo – cinque, ed esattamente a Norcia, Cascia, Avendita, Ancarano, e Cerreto, che verranno costruite grazie alle Caritas rispettivamente del Triveneto, della Campania, della Sardegna, di Mantova-Como e dell’Austria”. E la prima costruzione sorgerà, tempo tre mesi, a Norcia. Certo “tutto questo non va a sostituite ciò che spetta al Governo, ma vuole essere in collaborazione – ha tenuto a precisare monsignor Boccardo – certamente è una occasione per pensare in maniera seria a un lavoro di insieme che vada al di là di calcoli e di interessi”. E un anello della catena della solidarietà che si è attivata a favore della popolazione terremotata verrà aggiunto il 3 febbraio prossimo. Quando a Norcia arriverà Claudio Baglioni per consegnare ai bambini della città di San Benedetto il contributo raccolto dai loro coetanei di Bangui, nella Repubblica del Centro Africa: all’ospedale di questa città, per volontà dello stesso Papa, è destinato gran parte del ricavato del concerto in Vaticano dello stesso Baglioni. Parte della stessa somma, 7 mila euro in totale, verrà destinata alla realizzazione di un oratorio a Norcia.

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