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Spoleto, disco verde per trasformare l’Ase in srl

Pubblicato il 31 Gennaio 2017 16:26 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:12

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Come era prevedibile, la pratica che certifica la modifica dello statuto della azienda partecipata del Comune di Spoleto, l’Ase, trasformandola così da società per azioni a società a responsabilità limitata, è stata oggetto di un dibattito piuttosto aspro nell’ambito del consiglio comunale di Spoleto, chiamato a votarla per renderla così operativa a tutti gli effetti. E la divisione netta tra maggioranza e opposizione sull’accoglimento o meno del documento si è evinta da una votazione finale che, sì, rende ora la pratica operativa a tutti gli effetti, ma passata con una maggioranza davvero esigua: 12 voti a favore e 10 contrari. E, a dirla tutta, per di più, per qualche istante, durante il dibattimento, alla maggioranza devono essere forse tremati i polsi quando uno dei suoi consiglieri ha condiviso, in un passaggio ben preciso del suo intervento, il pensiero comune palesato dai colleghi seduti dall’altra parte dello scranno. Timore poi scemato con il voto favorevole dello stesso consigliere. “La politica deve avere il coraggio di fare delle scelte – sono state le parole di Stefano Proietti di Rinnovamento, uno dei partiti a sostegno del sindaco Cardarelli – e bisogna anche mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, che era stata quella di voler chiudere l’azienda Ase”. Sì, perché è stato un po’ questo il pensiero comune dei consiglieri di opposizione interventi nel corso del dibattimento. “Siete passati dalla volontà di chiuderla durante la campagna elettorale a rilanciarla oggi – ha detto Paolo Martellini (Pd) – per dare sostanza a una azienda c’è bisogno di un piano industriale, così da renderla attrattiva a terzi”. E quei terzi, per la precisione, sarebbero tutti coloro che grazie al 19 per cento che il Comune di Spoleto lascia “libero” rispetto al suo 100 per cento di partecipazione con la ormai di fatto ex Spa, potrebbero palesare la volontà di usufruire dei servizi offerti da Ase. “In un momento come questo, certe decisioni vanno prese, e questa non mi sembra proprio la strada per lasciare un Comune meglio di come lo avete trovato”, ha aggiunto poi Stefano Lisci (Pd). “Ase non riesce a dare risposte in questo momento perché è stata strozzata in questi ultimi due anni”, sono state le parole di Laura Zampa (Pd). Non c’è andato leggere nemmeno Aliero Dominici (Gruppo misto) il quale pensa che siano “state fatte scelte illogiche che hanno trasformato Ase in una miseria umana invece di diventare un punto di riferimento per il territorio”. Un piano industriale che sarebbe essenziale anche per Massimiliano Capitani (Pd). “Come si fa a pensare di utilizzare le poche unità lavorative di cui è dotato l’Ase attualmente, senza tra l’altro particolari specifiche mansioni, in altri comuni o altri soggetti pubblici-privati? – ha detto Capitani – se non si affronta il tema delle maestranze e se non si ha un chiaro piano industriale dell’azienda il passaggio da Spa a Srl rischia di rimanere sulla carta come un mero libro dei sogni”. E per l’esattezza, come ha illustrato lo stesso consigliere piddino portando alla luce le evidenti anomalie che vigono a oggi nell’ambito della società partecipata “41 persone compongono l’organigramma delle maestranze dell’Ase – ha spiegato Capitani –  28 operai, 5 tecnici addetti alle maestranze e 8 amministrativi. 3 sono le tipologie di contratto, 17 sono a multiservizio, 1 con contratto teatro stabile e 23 con contratto gas-acqua. Dal 1 gennaio 2012 sono stati privatizzati i servizi affissioni, cimiteriali, di sicurezza e di sala teatri”. Un piano industriale da redigere necessario dunque per gran parte dei consiglieri di opposizione. Ma “come fanno a farlo se non creiamo le condizioni?” ha risposto l’assessore con delega alla partecipate del Comune di Spoleto, Gianmarco Profili. Precisando inoltre che “per obbligo di legge dovrà essere fatto entro il 23 marzo un nuovo piano di razionalizzazione delle partecipate”. Affermazione che, tra le righe, fa capire come la partita Ase sia ancora tutta aperta.

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