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Fils, Trombettoni: “Definita dissidente, ma i fatti mi danno ragione”

Pubblicato il 3 Febbraio 2017 13:40 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:11

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L’uomo già nelle scorse settimane si era reso responsabile di episodi simili a quello avvenuto nella serata di venerdì in via Chiavellati. Ad intervenire un agente della polizia locale fuori servizio, poi l’arrivo dei poliziotti di via Garibaldi

La vicenda della Fils ritornata sotto i riflettori negli ultimi giorni continua a far discutere in città. E così, dopo che a prendere la parola sono stati – nell’ordine – il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, la capogruppo di minoranza di Impegno civile ed una delegazione di lavoratori, ora ad intervenire sulla questione è anche l’ex consigliera in quota Pd, oggi al Gruppo misto, Lorella Trombettoni. “Le vicende politiche cittadine degli ultimi mesi e in modo particolare degli ultimi giorni – scrive in una nota l’esponente del Gruppo misto – dimostrano che i mali che in più occasioni avevo evidenziato, e che potevano ancora essere facilmente curati, si sono incancreniti ed io mi sono meritata il titolo di dissidente e l’invito a dimettermi da consigliere per coerenza nei confronti dei miei elettori”. Un rapido e sottile attacco nei confronti dell’attuale amministrazione folignate, di cui Trombettoni mette in discussione la “coerenza” nel momento in cui – sottolinea – non è stato “rispettato il programma elettorale e di mandato del Pd”. Il riferimento è, in questo caso, alle società partecipate ed al loro efficientamento, ed in particolar modo alla Fils. “Responsabilmente ho comunque votato il bilancio 2016 – dichiara dunque Lorella Trombettoni – ma con la pretesa di un impegno politico da parte della giunta che si impegnava a fare approvare ogni eventuale decisione dal consiglio comunale, a richiedere con ogni urgenza la presentazione di un nuovo piano industriale e di avviare da subito un adeguato percorso partecipativo del piano industriale nelle competenti sedi istituzionali”. Passaggi che per Lorella Trombettoni non sono stati rispettati. “Il buon governo necessita di unire una buona gestione ad una buona qualità del servizio erogato ed allo stesso tempo la salvaguardia dei lavoratori – sostiene -. Ora, invece, si riparla di ricapitalizzazione con sacrificio degli operai ed il piano industriale tanto richiesto e che doveva essere presentato entro il mese di ottobre 2016, come deciso in consiglio comunale, ad oggi è conosciuto solo da pochi intimi. Mi fa piacere che qualcuno oggi parli di responsabilità – dichiara quindi in conclusione – perché di controllore nella filiera della gestione delle partecipate ce n’è più di uno ed auspico che le perdite e i debiti della Fils non diventino benefit per qualcuno”. Per Lorella Trombettoni, però, l’ultima parola spetterà comunque ai cittadini che, a prescindere dall’esito dell’intricata vicenda, “giudicheranno l’operato di ciascun singolo valutandone il percorso fatto”.  

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