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Fils, il segretario Dem ribatte punto su punto ai Cinque Stelle

Pubblicato il 21 Febbraio 2017 15:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:02

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“Non è mio solito rispondere o tantomeno replicare ad articoli o comunicati, ma l’ultimo manifesto del Movimento 5 Stelle mi sollecita alcune riflessioni”. A parlare è il segretario folignate del Partito democratico, Patrizia Epifani, che interviene così sulla vicenda Fils. Sei i punti toccati, a cominciare dalla volontà dell’amministrazione comunale di tutelare lavoro e dipendenti. Per Patrizia Epifani, infatti, tutti gli atti politici ed amministrativi messi in campo – dalla messa in liquidazione dell’azienda alla richiesta del piano industriale, indicherebbero il tentativo di trovare soluzioni dignitose per i 36 lavoratori in forza alla partecipata del Comune. Soluzioni che, di fatto, sarebbero già state individuate nella ricapitalizzazione e nel rispetto delle nuove norme “che – dichiara – impongono di affidare i lavori alla società a costi adeguati e sostenibili”. “Proprio per raggiungere quest’obiettivo – prosegue Epifani – si rende necessario un nuovo inquadramento contrattuale per tutti i dipendenti, tutelando il lavoro stabile e dignitoso per tutti, anche per gli stagionali”. Ed è a questo proposito che, citando il piano industriale ed il passaggio in cui si accenna alla possibilità di nuove assunzioni, Patrizia Epifani definisce “un elemento assai qualificabile” il tentativo di risolvere lo stato di precarietà in cui versano alcuni dipendenti. Ma il segretario Pd entra anche nel merito dei servizi affidati alla società, con attenzione soprattutto al capitolo manutenzioni. Su questo fronte, sottolinea come “un ente pubblico che assegna alcune funzioni importanti ha il dovere di verificare che vengano svolte nel miglior modo possibile”. Pur condividendo la preoccupazione dei lavoratori, inoltre, Patrizia Epifani rassicura sul fatto che “ogni atto amministrativo svolto dalla maggioranza è stato condotto in assoluta onestà e trasparenza”. In chiusura Epifani sostiene come, seppur ci possano essere altre soluzioni al nuovo piano industriale presentato, risultano “tutte meno rispettose del lavoro e meno dignitose per i dipendenti”.

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