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Fils, il Comune di Foligno ha deciso: si va verso la chiusura

Pubblicato il 2 Marzo 2017 11:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:58

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La Fils è al capolinea. A decretare quella che è una fine pressoché certa dell’azienda di servizi del Comune di Foligno, è un atto di giunta dello scorso 28 febbraio. Un documento nel quale l’esecutivo guidato da Nando Mismetti ha preso atto della comunicazione del liquidatore Stefano Mattioli. “I risultati della consultazione dei lavoratori – spiega Mattioli – confermano che a tutt’oggi non risultano integrate le condizioni previste dal Piano industriale per la revoca dello stato di liquidazione e la prosecuzione dell’attività”. In soldoni, per il rilancio della società mancherebbe uno dei due presupposti fondamentali previsti dal Piano redatto dallo Studio Ferranti. Oltre alla ricapitalizzazione di 1 milione e 200mila euro infatti, Fils aveva bisogno del benestare dei lavoratori per alcune modifiche ai loro contratti lavorativi. Ma il referendum prima e i colloqui con ogni singolo lavoratore poi, non hanno portato gli esiti sperati. Ed è per questo che, per come stanno al momento le cose, il rilancio di Fils non potrà essere fatto. Nella comunicazione alla giunta, Stefano Mattioli chiede quindi al Comune di Foligno “di conoscere le modalità e la tempistica per la riconsegna dei servizi affidati alla società in tempi brevi, per poter procedere con celerità nell’attività liquidatoria”. Ed è per questo che la giunta ha già dato mandato agli uffici comunali competenti “di procedere senza indugio a predisporre gli atti necessari all’affidamento dei servizi in discorso”. Tradotto, il Comune di Foligno a stretto giro comunicherà a Fils quali servizi intenderà riprendersi nell’immediato, per affidarli poi ad un altro soggetto. In questa maniera, il liquidatore della società potrà avviare le procedure concorsuali. Il tragico epilogo a cui sta andando incontro la Fils ricadrà in primis sui trentasei lavoratori, con un piede verso il licenziamento. L’atto approvato dalla giunta porta con sé anche un’ulteriore conseguenza. Il consiglio comunale in programma giovedì pomeriggio alle 16, nel quale verrà presentato il Piano industriale, sarà privo di significato. Inutile sottoporre alla massima assise cittadina un documento diventato carta straccia dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni. L’epilogo è oramai segnato, a meno che nelle prossime ore non arrivi un colpo di scena. Come, ad esempio, un ripensamento di massa da parte dei lavoratori. In questo caso, si potrebbe realmente avviare l’iter per l’attuazione del Piano industriale, che finirebbe in consiglio comunale per la sua eventuale approvazione.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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