7.6 C
Foligno
venerdì, Novembre 21, 2025
HomeCulturaA Trevi spazio all'arte con Virginia Ryan e "The art of migration"

A Trevi spazio all’arte con Virginia Ryan e “The art of migration”

Pubblicato il 10 Marzo 2017 15:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:54

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Sant’Eraclio la Giornata dell’albero si festeggia due volte

Giovedì mattina le classi quarte della scuola primaria hanno messo a dimora una pianta con l’aiuto del raggruppamento carabinieri biodiversità di Assisi. Prevista per domani l’inaugurazione di una panchina in piazza

Disco verde dal consiglio comunale per la differenziata nelle scuole

Durante l'ultima seduta la massima assise cittadina ha approvato all'unanimità la mozione presentata da Maria Frigeri di PattoXFoligno. "Uno strumento imprescindibile per la tutela dell’ambiente e la riduzione dell’impatto dei rifiuti"

“Il cuore nascosto del Cantico” arriva al “San Carlo

Venerdì 21 novembre, alle 17.30, la presentazione a Foligno del saggio che monsignor Domenico Sorrentino ha dedicato all’opera composta 800 anni fa da San Francesco

Sabato 4 marzo è stata inaugurata al Centro per l’arte contemporanea di palazzo Lucarini Contemporary di Trevi la mostra “Biografia plurale. Virginia Ryan 2000-2016”. Si tratta della prima rielaborazione sistematica dei materiali prodotti dall’artista australiana in più di 15 anni di familiarità con i paesi dell’Africa Occidentale, Ghana e Costa d’Avorio in particolar modo. In questo periodo l’artista ha sviluppato un corpus di opere ispirato a questa esperienza e, aiutata dall’antropologo dell’arte Ivan Bargna e dallo storico dell’arte Maurizio Coccia, a palazzo Lucarini si concilierà l’osservazione partecipante d’impronta etnografica con la funzione catalizzante dell’arte contemporanea. Al centro della ricerca di Ryan, il modo in cui la produzione e diffusione d’immagini, dall’arte alla fotografia ed alla pubblicità, contribuisce a creare la cultura e la memoria dei paesi nei quali ha vissuto e interviene nell’articolare le biografie e le relazioni delle persone che ha incontrato. Accanto a “Biografia plurale”, c’è anche il progetto “The art of migration”, inaugurato nello stesso giorno alla Pinacoteca comunale di Trevi. Si tratta di un laboratorio con il gruppo “MakeArtNotWalls/Italia”di alcuni profughi dell’ovest africano che Virginia Ryan sta portando avanti in collaborazione con il Comune di Trevi e l’associazione Arci Solidarietà “Ora d’aria”, per coinvolgere appunto alcuni richiedenti asilo del Guinea, Mali, Nigeria, Ghana e Gambia in attività di integrazione sociale e culturale. È un workshop a carattere esperienziale, in cui la condivisione della pratica artistica diviene per i rifugiati un mezzo per cercare di orientarsi nella nuova realtà sociale in cui vivono. Sarà possibile visitare la mostra fino al 25 aprile, data in cui sarà presentato anche il docu-film realizzato da Matteo Fiorucci e Bernardo Angeletti su “The art of migration” e il volume “Africa. Biografia Plurale. Arte Vita Bricolage nell’opera di Virginia Ryan”, edito dalla Casa Editrice Fabbri di Perugia.

Articoli correlati