14.8 C
Foligno
venerdì, Ottobre 31, 2025
HomeCulturaA Trevi spazio all'arte con Virginia Ryan e "The art of migration"

A Trevi spazio all’arte con Virginia Ryan e “The art of migration”

Pubblicato il 10 Marzo 2017 15:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:54

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Centro storico in crisi, il Comune risponde a Confcommercio: “Non accettiamo accuse di immobilismo”

All'indomani della conferenza del presidente Amoni per segnalare l’inefficienza dell'amministrazione, è arrivata la risposta del primo cittadino e della giunta

A Foligno tre mesi di concerti e iniziative musicali con Young Jazz

Tre le rassegne messe a punto per questa nuova edizione della manifestazione, che prenderà il via a novembre per poi concludersi a gennaio. In arrivo artisti di fama internazionale e riflettori accesi sulla disabilità con il progetto “Community"

L’olio Viola ancora nella “hall of fame” dei migliori al mondo

A rientrare nella speciale classifica Flos Olei solo altri 9 produttori, di cui 5 italiani. Inoltre, per l’annata 2026 la realtà folignate è stata premiata con il massimo dei voti: “Curiamo ogni dettaglio per garantire l’eccellenza dell’olio ai nostri clienti”

Sabato 4 marzo è stata inaugurata al Centro per l’arte contemporanea di palazzo Lucarini Contemporary di Trevi la mostra “Biografia plurale. Virginia Ryan 2000-2016”. Si tratta della prima rielaborazione sistematica dei materiali prodotti dall’artista australiana in più di 15 anni di familiarità con i paesi dell’Africa Occidentale, Ghana e Costa d’Avorio in particolar modo. In questo periodo l’artista ha sviluppato un corpus di opere ispirato a questa esperienza e, aiutata dall’antropologo dell’arte Ivan Bargna e dallo storico dell’arte Maurizio Coccia, a palazzo Lucarini si concilierà l’osservazione partecipante d’impronta etnografica con la funzione catalizzante dell’arte contemporanea. Al centro della ricerca di Ryan, il modo in cui la produzione e diffusione d’immagini, dall’arte alla fotografia ed alla pubblicità, contribuisce a creare la cultura e la memoria dei paesi nei quali ha vissuto e interviene nell’articolare le biografie e le relazioni delle persone che ha incontrato. Accanto a “Biografia plurale”, c’è anche il progetto “The art of migration”, inaugurato nello stesso giorno alla Pinacoteca comunale di Trevi. Si tratta di un laboratorio con il gruppo “MakeArtNotWalls/Italia”di alcuni profughi dell’ovest africano che Virginia Ryan sta portando avanti in collaborazione con il Comune di Trevi e l’associazione Arci Solidarietà “Ora d’aria”, per coinvolgere appunto alcuni richiedenti asilo del Guinea, Mali, Nigeria, Ghana e Gambia in attività di integrazione sociale e culturale. È un workshop a carattere esperienziale, in cui la condivisione della pratica artistica diviene per i rifugiati un mezzo per cercare di orientarsi nella nuova realtà sociale in cui vivono. Sarà possibile visitare la mostra fino al 25 aprile, data in cui sarà presentato anche il docu-film realizzato da Matteo Fiorucci e Bernardo Angeletti su “The art of migration” e il volume “Africa. Biografia Plurale. Arte Vita Bricolage nell’opera di Virginia Ryan”, edito dalla Casa Editrice Fabbri di Perugia.

Articoli correlati