“Il mio compito è quello di fornire dati precisi e di riportare fatti obiettivi. Cosa che è puntualmente avvenuta durante il mio intervento nel corso dell’ultimo consiglio comunale”. E’ la replica del sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, alle dichiarazioni rilasciate dalla consigliera del M5S, Elisa Bassetti, all’indomani della seduta della massima assise cittadina. In quell’occasione, infatti, l’esponente pentastellata aveva parlato di “non risposte” da parte del primo cittadino sul complesso e delicato tema dell’edilizia scolastica. Affermazioni che non sono però piaciute a Fabrizio Cardarelli che riapre così il dibattito per dire la sua. “La messa in sicurezza e la ricostruzione post sisma – dichiara – coinvolgono diverse istituzioni e organismi, con un ruolo fondamentale in capo all’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Umbria. È sulla base di un piano delle opere pubbliche, infatti, che comprende anche l’edilizia scolastica, di cui attendiamo la pubblicazione, che il Comune potrà stimare con sicurezza i reali fabbisogni e quindi la programmazione e la realizzazione dei più ingenti interventi di riparazione, di adeguamento sismico e di ricostruzione. Interventi – sottolinea Cardarelli – che verranno finanziati con le risorse messe a disposizione per la ricostruzione da parte dello Stato”. LA SITUAZIONE DELLE SCUOLE – Il primo cittadino spoletino è poi entrato nel merito degli interventi realizzati dal Comune all’indomani delle scosse, ed ha aggiunto: “Tutte le scuole risultano agibili, salvo quattro eccezioni: la scuola elementare Toscano di via Cerquiglia, la scuola materna di Eggi, la scuola media Dante Alighieri e la scuola materna ‘Il Prato Fiorito’ di via Martiri della Resistenza”. Strutture rispetto alle quali, punto per punto, ha tracciato il quadro della situazione, sottolineando come in alcuni casi si sia richiesta la disponibilità di moduli prefabbricati mentre in altri si sia proceduto al trasferimento degli studenti in altri immobili. “Per la riparazione e l’adeguamento sismico sia della Toscano che della materna di Eggi sono necessari interventi strutturali significativi che potranno essere realizzati dopo l’approvazione della normativa sulle opere pubbliche. In attesa di questi interventi risolutivi, per la scuola elementare Toscano, le cui classi sono ospitate in parte alla scuola elementare di villa Redenta, in parte alla elementare le Corone, abbiamo fatto richiesta alla protezione civile regionale di due moduli abitativi che consentissero in questo frangente soluzioni logistiche più funzionali. Richiesta questo che abbiamo più volte reiterato e per la quale siamo ancora in attesa di risposta. Per la Scuola materna di Eggi si è trovata, per far fronte all’emergenza, una temporanea ma dignitosissima collocazione nella vicina parrocchia di San Giacomo, soluzione concordata con il dirigente scolastico. L’altra scuola non di pertinenza comunale che ha avuto problemi è il Liceo scientifico la cui nuova sede è stata recentemente inaugurata negli spazi dell’ex Ipsia di via Visso”. LA VICENDA DEMOLIZIONI – Il primo cittadino è poi intervenuto sulla questione “demolizioni”, spiegando come – a differenza di città quali Foligno e Giano – a Spoleto non sarà necessario buttar giù alcuna struttura, dal momento che sono state trovate soluzioni alternative di delocalizzazione in altre aree. “A Spoleto non c’è bisogno di alcuna demolizione perché abbiamo già detto più volte che è stata presa una decisione precisa per quanto riguarda la Dante Alighieri e la materna il “prato fiorito”. Decisione che è quella di delocalizzare le due scuole nell’area di San Paolo, una zona che, al contrario di quella sui cui insiste la Dante Alighieri, non è caratterizzata da potenziali fenomeni franosi. Per questo si è scelto di individuare un’area che garantirà, oltre ad una maggiore sicurezza antisismica, anche caratteristiche più conformi alle nuove norme di edilizia scolastica, come migliori condizioni di fruibilità degli spazi e una significativa riduzione dei consumi energetici. Abbiamo già inviato da tempo il fascicolo della delocalizzazione al Centro operativo regionale e siamo in attesa del un progetto da parte dell’Università di Roma Tre, ma entro giugno è previsto comunque l’inizio dei lavori come specificato in un’apposita ordinanza del programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018. Infine appare frutto di pura demagogia l’affermazione con la quale si vorrebbe far credere che da parte nostra non sia stata data adeguata importanza alle problematiche delle scuole. Come sindaco, tra le altre cose, ho profuso il massimo sforzo perché Spoleto entrasse a far parte del cratere e quindi la città si vedesse riconosciute massime garanzie e prerogative. Un impegno – è sotto gli occhi di tutti – che è stato premiato e sarà determinante per quanto riguarda la ricostruzione perché ci permetterà di finanziare la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di tutti i plessi scolastici”.
Edilizia scolastica, a Spoleto interviene il sindaco: “Ecco la situazione attuale”
Pubblicato il 21 Aprile 2017 14:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:34
L'Ipsia di Spoleto
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