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Spoleto, il Comune dimezza il buco di bilancio

Pubblicato il 26 Aprile 2017 09:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:32

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Dai numeri prodotti dal sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, dal suo assessore al Bilancio, Corrado Catrovillari, e dal dirigente finanziario, Claudio Gori, il dato è chiaro. Ed è che in poco più di due anni la giunta Cardarelli ha dimezzato quel famigerato buco di bilancio che tanto ha tenuto con il fiato sospeso in questi ultimi anni. E a ragione, in qualche modo. Visto che, secondo quanto riferito da Claudio Gori, il Comune di Spoleto è andato davvero vicinissimo al commissariamento dato che “per due punti, dei sei previsti e che portano a tale provvedimento, il Comune di Spoleto si è salvato”, come ha riferito lo stesso dirigente in occasione della conferenza stampa convocata dal sindaco Cardarelli per fare il punto su quanto la sua amministrazione ha fatto dal momento del suo insediamento a oggi. Uno status che secondo il primo cittadino non è ben chiara ai più, anche perché, secondo lui “tra i mille difetti che ho, quello più evidente è che non so comunicare”. Numeri alla mano, questi dicono infatti che il buco di bilancio del Comune di Spoleto si è ridotto della metà, dagli oltre 22 milioni di euro del 2014 oggi se ne contano (si fa per dire) 11 milioni e 200 mila euro. E, altro dato non meno rilevante, ciò ha determinato che i debiti del Comune che prima equivalevano a un passivo per ogni cittadino di 578 euro sono scesi a 294 euro. E tutto “senza aumentare nemmeno 1 euro di tasse”, ha detto il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli. Un recupero “ottenuto attraverso la razionalizzazione e la lotta all’evasione – ha spiegato il primo cittadino – adesso si può voltare pagina, abbiamo più margini di manovra per programmare le opere e ottimizzare i servizi ai cittadini”. E con il sindaco, a fare chiarezza sui conti del Comune di Spoleto, al tavolo dei relatori, c’erano anche l’assessore al Bilancio, Corrado Castrovillari, arrivato solo pochi mesi fa, in realtà, alla sua “corte”, l’assessore ai Lavori pubblici, Angelo Loretoni, e il dirigente finanziario, Claudio Gori. “Essere riusciti a dimezzare un buco di 22 milioni di euro è stato quasi un miracolo – ha detto Cardarelli – e di questo dobbiamo, sì, dire grazie alle autorità superiori che ci hanno aiutato, come il ministro Franceschini con i 5 milioni di euro concessici per Agenda Urbana o la Regione con i suoi 3 milioni di euro per la sistemazione della palazzina interna al Monastero della Stella. Ma anche grazie ai sacrifici che abbiamo chiesto ai nostri dipendenti e a un intervento forte sull’evasione fiscale”. E un elogio particolare, sia il sindaco che l’assessore Castrovillari, il quale ha paragonato il Comune di Spoleto a una famiglia e come tale “non spende e spande se non può”, riferendosi a chi ha curato i conti dell’ente fino a qualche anno fa, lo hanno voluto riservare a chi si è speso in prima persona in una “operazione risparmio” per niente facile, a quanto pare: al settore finanziario del Comune di Spoleto. “Il merito non è solo mio ma di tutta la squadra che ha lavorato in questi ultimi due anni – sono state le parole del direttore finanziario, Claudio Gori – non nego che quando sono arrivato, due anni fa, ho temuto di non riuscire ad arrivare al risultato di oggi, e anche il personale era molto spaventato per ciò che ci aspettava da quel momento in avanti”. E tanto per fare un esempio “c’è un’evasione fiscale che si protrae da 10 anni”. Poi Loretoni ha parlato dei 6 milioni e 544 mila euro di opere realizzare, dei 12 milioni e 672 mila euro di quelle da attivare nel 2017, dei finanziamenti per 3 milioni e 794 mila euro di Agenda Urbana, ma, soprattutto, dei 750 mila euro che il Comune riuscirà a spendere per alcune piccole ma importanti opere. “Ci saranno dei soldi che entrano nelle casse comunali e che potremo spendere – ha spiegato l’assessore Loretoni – un segnale positivo dopo due anni in cui l’ente non è stato in grado di spendere nulla”. Poi il sindaco Cardarelli ha voluto rispondere a chi in questi giorni lo ha attaccato sulla sua presunta staticità rispetto a iniziative volte a una soluzione rispetto a quelle scuole non più agibili dopo le ripetute scosse di terremoto di questi ultimi mesi. “Premesso che noi non abbiamo scuole da abbattere – ha detto Cardarelli – i tempi per la realizzazione della nuova scuola a San Paolo sono dettati da Errani e non dal Comune. Noi quello che dovevamo fare, lo abbiamo fatto. E anche per la messa in sicurezza delle altre scuole, è priorità della Protezione civile e della Regione. L’unica cosa che mi è stata assicurata è che Spoleto avrà la priorità su tutte le altre città, in tal senso”.  

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