Sempre più Città dello sport. Foligno da oggi ha il piacere di donare alla comunità quarantotto nuovi bagnini e bagnine, pronti a popolare le piscine del circondario per dare la propria disponibilità e professionalità a tutti coloro che ne avranno bisogno. L’iniziativa di alternanza scuola-lavoro ha permesso agli studenti dell’indirizzo sportivo del liceo scientifico “Marconi” di arrivare all’ambito traguardo del brevetto di “Bagnino di salvataggio”, utilizzabile sin da subito nelle piscine, dopo un lungo percorso che li ha visti protagonisti in prove pratiche in piscina e prove teoriche, tutti coadiuvati dal consigliere comunale con delega allo sport, nonché tecnico federale di nuoto Enrico Tortolini. La scuola, che ha sostenuto i costi dell’esame di un rilevante numero di studenti meritevoli con l’appoggio e la piena collaborazione della Società nazionale di salvamento, si è ritenuta soddisfatta e fiera dell’esito finale. “Non avremmo mai pensato di ricevere così tante adesioni – dichiara il dirigente scolastico del liceo, Maria Paola Sebastiani – e il conseguimento di questi quarantotto brevetti è la riprova che i progetti di alternanza scuola-lavoro funzionano perfettamente. Siamo felici di poter donare agli studenti un’opportunità di lavoro concreta, una grande responsabilità come quella di salvare vite in acqua e un’occasione di crescita continua. Come liceo, dopo le difficoltà che ci hanno visti protagonisti post terremoto, siamo fieri all’interno della giornata dello sport di conseguire questo traguardo”. Presente alla consegna dei brevetti ed attestati anche Enrico Tortolini, fiero dei ragazzi che ha guidato fino all’esame finale: “Non è stato un percorso semplice ma questo non ha spaventato gli studenti, sempre vogliosi di imparare a perfezione tutte le tecniche di salvataggio nel miglior modo possibile. Il gruppo è formato anche da una buonissima percentuale di donne, la riprova che il nuoto e questo tipo di attività è unilaterale. Inoltre vorrei sottolineare la voglia dei ragazzi che già si sono informati e attivati per avere l’ampliamento del brevetto poi utilizzabile anche in mare. La formula funziona e per molti dei ragazzi già si sono aperte le porte di diverse piscine della zona. L’importante – conclude – è non sottovalutare, sia dal punto di vista economico che di mansioni, il lavoro che resta delicato in quanto si parla di salvataggio di vite umane”.