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Foligno, il Comune dichiara guerra alle nutrie

Pubblicato il 13 Giugno 2017 14:58 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:13

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C’è chi le ama, ma anche chi le odia. C’è chi le considera animali simpatici con le loro lunghe code e i dentoni ben in vista e chi farebbe decisamente a meno della loro presenza nelle aree verdi della città. Si tratta delle nutrie, arrivate in Italia direttamente dal Sud America negli anni ’20 per l’utilizzo della pelliccia, ma che con il tempo sono diventate un problema di non poco conto per l’ecosistema in cui vivono. La voracità che le contraddistingue sia per ciò che riguarda la fauna acquatica sia per le diverse tipologie di coltivazioni né fa, di fatto, vere e proprie nemiche, al punto che la Regione Umbria – prendendo le parti dal regolamento europeo sulla prevenzione e la gestione dell’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive – ha varato un piano ad hoc per il controllo della specie. Un piano che, ora, anche il Comune di Foligno ha deciso di adottare, vista la numerosa presenze di nutrie lungo le sponde del fiume Topino, ma non solo. Il roditore è infatti presente con diversi esemplari anche nell’area del Parco Hoffmann e nella frazione folignate di Colfiorito, con particolare attenzione in questo caso alla palude. Da quindi, dunque, l’esigenza di adottare tutta una serie di provvedimenti capaci di garantire l’equilibrio dell’ecosistema controllando il numero di specie presenti. Per farlo, però, sarà necessario prima di tutto effettuare uno studio faunistico. Si tratta di una sorta di censimento che l’amministrazione folignate affiderà ad una ditta specializzata, investendo un budget di 1500 euro. Censita la popolazione di nutrie presenti sull’intero territorio comunale, si passerà alla fase di eradicazione della specie, che non avverrà però con l’uso di veleni ma in maniera selettiva. Gli esemplari presenti sul territorio verranno quindi catturati attraverso l’utilizzo di gabbie-trappole per poi essere soppressi.

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