“Foligno è ancora una città ferroviaria?”. L’interrogativo porta la firma dell’esponente folignate di Impegno civile, Stefania Filipponi, ed è rivolto all’amministrazione Mismetti. E’ al sindaco ed alla sua giunta, infatti, che la consigliera comunale ribadisce l’urgenza di “rivendicare in ambito regionale il ruolo della terza città dell’Umbria”. Il riferimento è, in particolare, al raddoppio della linea Orte-Falconara, rispetto alla quale Filipponi impegna il primo cittadino ed agli assessori a chiedere la convocazione di un tavolo che veda presenti anche le istituzioni regionali, chiamate – tra l’altro – a “specificare quali servizi saranno effettuati sull’ex Fcu e l’eventuale sospensione di quelli che riguardano la Orte-Falconara, ma non solo. Per la consigliera d’opposizione è infatti necessario che un eventuale studio della cosiddetta “metropolitana di superficie” comprenda anche i territori di Spoleto e Foligno. Tutto questo mentre sollecita Nando Mismetti a riferire, in consiglio comunale, sullo stato dei lavori del raddoppio ferroviario, della piastra logistica e sulle iniziative intraprese per l’efficientamento e la velocizzazione del tracciato che collega, appunto, Orte con Falconara. Nel farlo Stefania Filipponi torna con la memoria al 2010 quando, proprio in occasione di una seduta della massima assise folignate, era stata approvata all’unanimità una mozione che spingeva proprio sul rilancio della città dal punto di vista ferroviario puntando non solo sul raddoppio Orte-Falconara ma anche sul collegamento con la linea dell’alta velocità, migliorando la tratta Foligno-Arezzo-Firenze. Dal 2010, poi, al 2011, quando sempre il consiglio comunale folignate si era espresso contro qualsiasi modifica al progetto iniziale e fino ad arrivare a pochi giorni fa. “La stampa, in questi giorni, ha dato la notizia di un accordo siglato dalla presidente della Regione Umbria con gli amministratori delegati di Rfi e Umbria Tpl e mobilità – scrive nella mozione Stefania Filipponi – per garantire interventi sulle reti regionali, che ridurrebbero di 20 minuti il percorso Perugia–Roma”. Interventi che, prosegue la consigliera, ammontano a 51milioni di euro già stanziati dal Cipe a dicembre 2016 e a cui si andrebbero ad aggiungere altri 13 milioni stanziati in una seconda fase dalla Regione Umbria. Soldi che però, come denuncia Filipponi, vedrebbero tagliata fuori la linea Foligno-Terontola. Da qui, dunque, l’appello dell’esponente folignate di minoranza affinché la città della Quintana si riappropri di quella sua vocazione ferroviaria che l’ha fatta grande in passato e affinché la Valle Umbra Sud non rimanga isolata nei collegamenti con il resto del Paese.
Foligno, Filipponi a Mismetti: “Rivendichiamo il nostro ruolo di città ferroviaria”
Pubblicato il 23 Giugno 2017 11:19 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:09
Stefania Filipponi
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