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Foligno, degrado all’Agorà. Il Wwf: “Intervenga il Comune”

Pubblicato il 22 Luglio 2017 11:19 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:59

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Una piccola cassaforte gettata tra le erbacce, una macchinetta cambiavalute ed ancora una sedia con una busta contenente alcune siringhe e file di acqua distillata appoggiata alla spalliera. Sono solo alcuni dei “reperti” rinvenuti dalle guardie del Wwf durante un’ispezione nell’area verde dell’Agorà a Foligno, tra l’ospedale San Giovanni Battista e il centro commerciale. Là dove sorge un piccolo boschetto naturale, ultimamente frequentato anche da un daino, come testimoniano le fotografie fatte circolare sui social da diversi cittadini. Una piccola oasi verde dove a far da padrone – è la denuncia dell’associazione ambientalista – è il degrado e la sporcizia. “Ma nell’intricato groviglio di vegetazione – proseguono dal Wwf – ecco apparire nella recinzione dell’area dell’ex consorzio agrario un buco enorme, appositamente tagliato”. Un varco che conduce ad un locale che – denunciano le guardie – è solo apparentemente chiuso. Basta poco, infatti, per scorgere “dei panni stesi, dei sacchi, una scopa e una paletta e una porta metallica dapprima semiaperta e poi chiusa a chiave”. E’ così che l’interrogativo sorge spontaneo: “Chi ci vive dentro?”. Per l’associazione ambientalista si tratta “Sicuramente di persone non autorizzate – dicono – che non potrebbero nemmeno accedervi”. “Ma non finisce qui – proseguono dal Wwf – l’intera area davanti al parcheggio del centro commerciale è diventata un enorme ricettacolo d’immondizia e degrado. Basta dare uno sguardo più attento dietro i cartelloni pubblicitari e si scopre di tutto: gomme abbandonate, rifiuti edilizi e urbani, stracci e vestiti e poi topi e serpenti”. Da qui l’appello al Comune di Foligno ed in particolare al sindaco Nando Mismetti, a cui il coordinatore regionale delle guardie del Wwf, Sauro Presenzini, chiede “di attivarsi per le emissioni di opportune ordinanze sindacali nei confronti dei proprietari dei terreni, al fine di ristabilire decoro, igiene pubblica e scongiurare qualsiasi tipo di pericolo per la pubblica incolumità, prescrivendo di ripulire interamente l’area da arbusti, erbe infestanti e rifiuti e ripristinando la rete danneggiata dell’ex consorzio agrario”. L’imperativo, quindi, per l’associazione ambientalista è bonificare un’area cittadina, rendendola immediatamente sicura e fruibile e restituendole il giusto decoro.

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