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Spoleto, nuovo botta e risposta tra maggioranza e Pd

Pubblicato il 5 Agosto 2017 12:56 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:55

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Che qualche iscritto al Pd sia in aria di espulsione? Anche se di nomi non ne sono stati ancora fatti, il messaggio lanciato dall’unione comunale del Partito democratico di Spoleto attraverso una lunga nota, è chiaro e inequivocabile. Tanto che in uno dei suoi passaggi cita testualmente così: “Atteggiamenti equivoci che possano fare da sponda, anche se inavvertitamente, a questo sindaco, che non reputiamo assolutamente all’altezza della situazione, sono assolutamente da evitare. Chi non ritiene di dover sposare questa chiara linea di opposizione, ferma e senza sconti, può considerarsi fuori dal Pd spoletino”. E questa è una minaccia, o una promessa, bella e buona, non c’è che dire da parte dell’unione comunale del Pd, che l’altro giorno si è riunita in assemblea “riconfermando una netta presa di posizione in alternativa alla politica dell’attuale sindaco che sta cercando di prepararsi la successione attraverso un trasversalismo di basso cabotaggio”, rincara la dose il Pd spoletino. Ma la risposta da parte dei gruppo di maggioranza non si è fatta attendere. “Il Pd, ancora una volta, essendo a corto di argomenti, torna a riproporre la teoria del trasversalismo e lo fa con affermazioni che, da una parte, risultano gravi e dall’altra confermano la loro malafede dettata, forse, dalle loro stesse abitudini – è scritto nella nota dei gruppo a sostegno del sindaco Cardarelli – gravissimo è poi il contenuto dell’articolo nella parte in cui si intima ai propri attivisti Pd, non concordi con le linee imposte, di farsi da parte o addirittura uscire dal partito. Alla faccia della democrazia”. Insomma, la querelle tra maggioranza e opposizione non sembra trovare fine. E non solo all’interno dell’aula consiliare, a quanto pare.

Ecco, allora, gli altri passaggi dei due comunicati che mettono ancora in evidenza le controversie tra la maggioranza e la minoranza del governo cittadino di Spoleto.

Nessuno sconto all’amministrazione Cardarelli”, titola il comunicato del Partito democratico, unione comunale.

L’attuale amministrazione Cardarelli, non riesce a fornire alcuna risposta alle molteplici problematiche della nostra città sui temi fondamentali quali lavoro, sanità, ambiente, sociale, ricostruzione post sismica, sviluppo infrastrutturale e del tessuto produttivo. Inoltre, non può passare sotto silenzio, dato che l’attuale primo cittadino era presidente della Spoleto Credito & Servizi, la spoliazione del valore delle azioni che migliaia di soci spoletini avevano acquistato dalla azionista di maggioranza della Banca Popolare di Spoleto con le vicende che hanno portato la città e l’Umbria a perdere la prima banca della Regione. Nonostante tutto ciò, Cardarelli vorrebbe puntare ad un secondo mandato, non certo facendo leva sui contenuti dei suoi programmi, come già aveva proposto nelle ultime elezioni, creando false illusioni tra i cittadini, ma cercando attraverso giochi trasversali e servendosi di personaggi che sarebbero stati messi a buon diritto nel Cavallo di Troia di omerica memoria, di ostacolare surrettiziamente la nuova attività del PD spoletino. La prova tangibile di quanto sopra è la nomina dell’assessore alla cultura Camilla Laureti e l’inclusione di vari dirigenti di area PD in questa amministrazione. Continua, inoltre, a creare confusione ed imbarazzo nel Centro Destra con la figura di Sandro Cretoni, esponente della Lega Nord, che da una parte sostiene la maggioranza Cardarelli, e dall’altra è Segretario di un partito di opposizione. Quanto sia credibile agli occhi del suo elettorato è tutto dire.

Per tutto ciò, l’assemblea comunale del Pd ha approvato all’unanimità un documento in cui ribadisce una opposizione dura e senza infingimenti all’amministrazione Cardarelli che, con le sue scelte impopolari (vedi il recente trasferimento dello Sportello del Cittadino) sta sempre più allontanandosi dalle effettive esigenze dei cittadini. Il PD locale, rappresentato da questa segreteria, ha deciso all’inizio del mandato di seguire e seguirà con determinazione la linea della fermezza per una netta opposizione all’attuale amministrazione Comunale guidata da Cardarelli, ritenuta la più insignificante e sbiadita dell’ultimo trentennio. Non permetteremo ad alcuno nel nostro interno di derogare da questa linea. Atteggiamenti equivoci che possano fare da sponda, anche se inavvertitamente, a questo Sindaco, che non reputiamo assolutamente all’altezza della situazione, sono assolutamente da evitare. Chi non ritiene di dover sposare questa chiara linea di opposizione, ferma e senza sconti, può considerarsi fuori dal Pd spoletino.

Nei prossimi giorni, il documento dell’assemblea comunale sarà sottoposto alla partecipazione ed approvazione da parte dei circoli cittadini, in modo che il Partito riconfermi la sua identità vera, forte e costruttiva a fianco dei cittadini e rappresenti l’unica alternativa credibile al modo di (non) governare di questa amministrazione.

Il Pd e la sua ansia da trasversalismo”, rispondono i consiglieri di maggioranza

Che il PD spoletino soffra da tempo di crisi di identità è ormai un dato di fatto. Prova ne siano le iniziative “autodistruttive” quali le mozioni di sfiducia prima al sindaco poi all’assessore alla cultura Laureti. Per quanto riguarda la continua accusa di mantenere in maggioranza chi ha tessere di partito o chi simpatizza per gruppi politici, ricordiamo che questa amministrazione nasce da una lista civica, quindi libera dagli ottusi schemi mentali e dai diktat di partito a cui loro stessi sono abituati. Lasciamo poi perdere argomenti di veramente basso respiro come quelli con i quali si va ancora a ripescare i ruoli in precedenza ricoperti dal Sindaco che, contrariamente a quanto si vuole sostenere, testimoniano unicamente la coerenza e l’onestà di chi oggi si vorrebbe così strumentalmente attaccare. Ma come dicevamo la povertà di argomenti forse induce a raschiare veramente il barile. A noi piace parlare invece di un’altro tipo di trasversalismo.

Il PD si è infatti recentemente distinto per non aver neppure preso parte alla votazione di un atto proveniente dalla passata amministrazione, un atto con il quale ha dovuto fare i conti ancora una volta – l’ennesima – l’attuale governo cittadino. La solita storia: si dà in carico a dei professionisti di redigere un progetto per un asilo, siamo nel 2010, poi l’asilo non si fa più e si lascia dentro un cassetto il progetto ed il relativo conto, circa 30.000 euro, senza che nessuno della passata amministrazione si sia mai preoccupato di trovargli copertura. Come detto i soldi per rimediare ai guai fatti da altri e pagare chi doveva essere pagato sono stati tolti al bilancio di questa amministrazione. Bisognava approvare in consiglio un debito fuori bilancio – perché appunto non c’era mai stata copertura per pagare questo debito. Bene, cosa ha fatto anche questa volta il PD? Ha strillato in sede di discussione che ci avevamo pensato tardi a pagare quei professionisti, ha sostenuto che era giusto pagarli e, quindi, con un trasversalismo che consente evidentemente al PD di non essere mai coerente tra premesse e conclusioni, ha pensato bene di non partecipare neppure alla votazione ! Forse sarebbe bene che alle parole iniziassero a fare seguire azioni che diano il segno di un minimo senso di responsabilità verso la città. Da ultimo vogliamo evidenziare che sentir dichiarare da questo partito che “l’amministrazione attuale risulta la più insignificante e sbiadita dell’ultimo trentennio” sia assolutamente esilarante e denoti inoltre gravissimi problemi di memoria. Si continua a non conoscere vergogna.

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