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Spoleto, i vandali colpiscono anche il centro storico

Pubblicato il 6 Agosto 2017 08:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:55

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Che siano i vicoli del centro storico o quelli della parte bassa della città, non fa nessuna differenza per chi, o ogni ora del giorno e della notte, lì decide di bivaccare e compiere gesti scellerati contro il patrimonio che è di tutti (in alcuni casi anche di privati, ad onor del vero). Se è vero che negli ultimi tempi, a balzare agli onori delle cronache, sono stati i ripetuti atti vandalici e azioni poco civili da parte di alcuni giovani spoletini perpetrati nell’area attigua a corso Garibaldi, e quindi la parte bassa della città, da un po’ anche vicolo del Forno, via del centro storico situata tra piazza della Libertà e via Arco di Druso, non è stato letteralmente preso d’assalto da chi non ha di meglio da fare che disegnare graffiti, o presunti tali, sulle mura delle abitazioni circostanti, o compiere azioni incivili di ogni genere. “È da molto che quell’angolo si è trasformato nel ricettacolo pomeridiano di ragazzini che ci vanno a bere, non la gazzosa, fumare, non le sigarette, e liberarsi dei liquidi assunti, creando poi fantasiose opere artistiche sui muri. Ma l’arte si sa, ha bisogno di ispirazione”, è il commento ironico di Andrea scritto su un apposito post e pubblicato nella apposita pagina che segnala anche queste nefandezze. Un post a cui corredo sono state messe anche alcune foto che testimoniano le malefatte. “Ho segnalato più di una volta questa indecenza – aggiunge Gianna – anche ai vigili urbani, ma pare non interessi a nessuno. Oltretutto dobbiamo rientrare a casa con sotto le scarpe il guame dei piccioni, è tutto veramente vergognoso”. Insomma, gli per gli incivili di turno, come si suol dire, non fa nessuna differenza che le mura siano quelle pubbliche o private della città di “sotto” o quella di “sopra”. Anche perché, ed è successo anche nelle ultime settimane, qualcuno passa da una parte all’altra della città per compiere atti vandalici come se nulla fosse, lasciando dietro di se una scia di atti vandalici nei confronti di tutto ciò che incontrano (vedi via Minervio dove sono state più volte divelte le piante esposte fuori dai negozi). “Io credo che questi giovani abbiano davvero un problema – commenta poi Francesca – non tutti, certo. Ma tanti. Che si può fare? Segnalare e chiedere degli interventi educativi mirati?”.

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