20.6 C
Foligno
venerdì, Settembre 19, 2025
HomeCulturaArte, architettura e natura si incontrano al Ciac con Manufatto in situ...

Arte, architettura e natura si incontrano al Ciac con Manufatto in situ – GALLERY

Pubblicato il 10 Settembre 2017 11:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:46

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Addio a Massimo Catarinucci

Settantaquattro anni, è venuto a mancare nella mattinata di giovedì 18 settembre. Dall’impegno politico a quello sociale, soprattutto nel campo della disabilità: era una figura molto apprezzata nel territorio

Foligno torna a manifestare per Gaza

Venerdì 19 in piazza XX Settembre si terrà una nuova iniziativa a sostegno del popolo palestinese. “Restiamo umani” il messaggio lanciato dagli organizzatori, sulle orme di Vittorio Arrigoni

Quintana, terremoto in casa Pugilli: si dimette il priore

A fare un passo indietro anche il suo vice e il segretario, che lasciano a meno di un anno da dalla scadenza del mandato: il Pugilli va verso nuove elezioni. Nella mattinata anche l’annuncio del divorzio con Chicchini

Dieci anni di Manufatto in situ. Dieci tavoli tematici per raccontarli. Dieci paesaggi umbri da riscoprire ed altrettante esperienze parallele sviluppate da importanti realtà italiane ed internazionali. Il tutto, racchiuso in una mostra documentaria ospitata al Centro italiano di arte contemporanea di via del Campanile a Foligno e visitabile fino al 7 gennaio prossimo. Una mostra che si presenta come una sorta di inventario di quanto fatto in questi primi dieci anni di attività di Manufatto in sito, residenza d’artista che porta firma dell’associazione culturale Viaindustriae. Inaugurata sabato pomeriggio, l’esposizione racconta “il rapporto tra l’uomo e il paesaggio”, come sottolineato dal curatore Emanuele De Donno. Un rapporto, che viene analizzato focalizzando l’attenzione su tematiche come le sculture in città, piuttosto che il paesaggio domestico o sonoro – solo per citarne alcune – e mettendo in mostra, appunto, documenti come libri, manifesti e stampe che raccontano dieci paesaggi umbri, da Spoleto ’62/’80 al Parco per l’Arte Cancelli. Accanto, come detto, esperienze parallele come il Parco Arte Vivente Torino, Volterra ’73 e Como ’69. Un passato, dunque, che si fa presente per guardare al futuro. La mostra, infatti, vuole essere anche un “osservatorio in corso, concepita per essere integrata, aperta ad integrazioni, osservazioni, correzioni, corruzioni del visitatore”. Ecco perchè, nel corso dei prossimi mesi, negli spazi espositivi di via del Campanile verranno ospitati anche eventi di approfondimento e performance, volti a “potenziare ed animare i vari tavoli culturali”. PARTENZI – “Manufatto in situ – ha detto il presidente del Centro cultura e sviluppo economico, Giancarlo Parteni – è una mostra hand made, a km zero. Un’esposizione che non accetta solo la visione estemporanea, ma che vuole essere anche un momento di approfondimento, uno spazio per dar vita a nuovi stimoli. Perché – ha concluso – l’idea è di andare avanti, di continuare a lavorare su questo progetto anche quando la mostra sarà conclusa”. BARTOLINI – Ad intervenire al taglio del nastro anche Gaudenzio Bartolini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno che, negli anni, ha sempre sostenuto l’operato dell’associazione culturale Viaindustriae. “Lo abbiamo fatto – ha spiegato a questo proposito – con la consapevolezza che dalla cultura e dalla bellezza possono nascere nuovi stimoli. E continuiamo a farlo cercando di limitare i tagli, nonostante le risorse siano sempre più esigue e la Fondazione sia impegnata anche su altri fronti, a cominciare dal sociale”. Un impegno, quello dell’Ente di palazzo Cattani, che punta a far conoscere le bellezze di Foligno, in un’ottica di promozione e valorizzazione turistica della città. Da qui, tra l’altro, l’invito a cittadini e turisti a non perdere l’occasione di visitare il David di Michelangelo, ospitato all’ex chiesa dell’Annunziata. La scultura sarà visitabile ancora per qualche settimana, poi lascerà il posto alla Calamita Cosmica di Gino De Dominicis, che tornerà a casa dopo l’esperienza fiorentina.

 

Articoli correlati