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Spello, l’appello dei sindacati alla Regione: “Garanzie e prospettive per Umbraflor”

Pubblicato il 22 Settembre 2017 13:04 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:43

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Chiedono interventi necessari a dare prospettive all’azienda e garanzie occupazionali ai lavoratori le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil a proposito della situazione in cui versa la Umbraflor, azienda vivaistica della Regione Umbria. L’appello, rivolto proprio ai vertici di palazzo Donini, arriva a margine dell’incontro con l’amministratore unico dell’azienda, Sandro Vitali, durante il quale si è fatto il punto della situazione sul fronte finanziario, gestionale e occupazionale, con riferimento in quest’ultimo caso al fatto che gran parte del personale è assunto con contratto a tempo determinato e dislocato nelle tre sedi Spello, Gubbio e Spoleto. Tra le criticità emerse, in particolare, un parco mezzi obsoleto, un magazzino non più corrispondente alle reali necessità, e le recenti calamità naturali che hanno inciso su semine, innesti e piante provocando ingenti danni. Per Gianluca Menichini della Cgil, Loreto Fioretti della Cisl e Stefano Tedeschi della Uil, però, si tratta di “una realtà di eccellenza per l’Umbria, soprattutto – spiegano – per il livello di qualità del lavoro e del materiale vegetale, raggiunto grazie alla professionalità ed esperienza del personale”. Una realtà con possibilità di sviluppo enormi. Il riferimento è in questo caso, ad esempio, “alla gestione del verde pubblico e privato, alla formazione, ai servizi per la salute delle piante, alla fornitura di prodotti certificati, alla tartuficoltura, alla reale possibilità di integrazione con le attività di altre aziende regionali come l’Afor”. Strada che per le tre sigle sindacali sarebbe percorribile attraverso “un programma a medio periodo da realizzare con un concreto supporto del competente assessorato regionale” ricorrendo ad “azioni e interventi diversi e più mirati, molti dei quali già previsti nel programma di sviluppo predisposto dalla direzione e dal personale e che si realizzerebbero, in alcuni casi, semplicemente con l’attivazione di alcune misure previste nel Psr”. E della situazione della Umbraflor si era discusso, la scorsa settimana, nella seduta del Comitato di monitoraggio e vigilanza della Regione con un’audizione dell’amministratore unico, Sandro Vitali, richiesto dal consigliere Attilio Solinas. In quell’occasione era stata fatta anche una panoramica generale dell’azienda che dispone di 245 ettari di terreno, impiega 35 dipendenti di cui 5 amministrativi e 30 agricoli e ha un fatturato al 2016 di un milione e 150mila euro e un risultato di esercizio di 2mila euro.

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