5.9 C
Foligno
lunedì, Novembre 10, 2025
HomeAttualitàFoligno, a Casone arriva il "naso elettronico" per rilevare i cattivi odori

Foligno, a Casone arriva il “naso elettronico” per rilevare i cattivi odori

Pubblicato il 16 Ottobre 2017 14:03 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:38

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Sbraga, Pellegrini e poi Sylla: i Falchi battono il Siena e si prendono il secondo posto

Il Foligno surclassa gli ospiti e ottiene la seconda piazza grazie a tre reti che arrivano al termine di un match dominato. Manni: "I ragazzi hanno interpretato benissimo la partita"

Con “Nocera Umbra alle 5’” dopo quasi 70 anni si rialza il sipario dell’“Alphatenia”

Riportato in via dopo uno straordinario e accurato restauro, il teatro della città delle Acque si prepara alla sua prima stagione. Dieci gli spettacoli in cartellone tra compagnie umbre e dell’Italia Centrale: si parte il 30 novembre

Falchetti, sfida d’alta quota contro il Siena in un “Blasone” gremito

Si prevede un match caldissimo tra due squadre che lottano per le stesse posizioni in classifica. Allo stadio atteso il pubblico delle grandi occasioni

È tempo di aguzzare l’olfatto. Dopo il periodo di prova del mese di agosto, i tecnici dell’Arpa sono pronti ad avviare ufficialmente il cosiddetto “naso elettronico” installato presso l’impianto di Casone di Foligno. Lo strumento servirà a rilevare in maniera automatica alcuni parametri chimici gassosi riconducibili all’impianto di trattamento rifiuti attualmente in funzione. Ad analizzare odori e puzze provenienti dall’attuale centro di compostaggio dovranno essere però anche i cittadini stessi. Al “naso elettronico” si aggiungono quindi i “nasi umani” dei cittadini residenti nelle zone limitrofe di Sant’Eraclio e Sterpete. A questi volontari verrà consegnata una scheda su cui riportare giorno per giorno l’eventuale presenza di odori. L’iniziativa, gestita dall’Arpa con la collaborazione della Consulta per il controllo del biodigestore durerà alcuni mesi, servirà a confrontare la situazione dell’aria che si respira adesso con quella che si respirerà dopo la messa in esercizio del nuovo impianto di digestione anaerobica che dovrà produrre biogas e compost. 

Articoli correlati