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Fils, i sindacati si appellano alla Regione: “Vogliamo un incontro a palazzo Donini”

Pubblicato il 24 Ottobre 2017 12:38 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:36

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“Il sindacato non si rassegna e porrà in essere, fino all’ultimo, ogni tentativo per evitare che al danno alla città ed ai lavoratori si aggiunga la beffa”. Parola di Cgil, Cisl e Uil che si appellano alla Regione Umbria affinché non si spengano i riflettori sulla Fils. La richiesta è quella di un incontro urgente con i vertici di palazzo Donini, con l’obiettivo di mettere sul tavolo dell’Ente di corso Vannucci “la gravità – dicono – di quanto sta accadendo”. Dito puntato, quindi, contro il sindaco Mismetti, che – scrivono in una nota le sigle sindacali – “dovrebbe assumersi e far assumere alla propria maggioranza la piena e totale responsabilità delle scelte fatte”. Per Cgil, Cisl e Uil, infatti, il primo cittadino folignate sarebbe reo di “aver ripetuto per mesi che il tempo stringeva ma che si poteva ancora salvare la Fils”, salvo poi annunciare che si sarebbe andati avanti con la liquidazione, ma non solo. “Il 23 agosto, nel suo intervento in commissione – proseguono – anche l’assessore Elia Sigismondi aveva invitato il sindacato a mettere per iscritto una propria proposta di modifica del piano industriale. Il sindaco – sottolineano – continua ad affermare che l’unanimità dei lavoratori è fondamentale, ma se prima di prendere posizione avesse avuto la bontà di incontrare i sindacati – denunciano – avrebbe saputo che Cgil, Cisl e Uil erano disponibili a sottoscrivere un accordo vincolante per tutti i lavoratori”. Questione della quale sarebbero stati messi al corrente il 30 settembre scorso anche i consiglieri e il liquidatore della Fils, Stefano Mattioli, che – ricordano – “aveva dichiarato che c’erano le condizioni tecniche per la ricapitalizzazione”. Per i sindacati, quindi, sorge spontaneo “domandarsi se la maggioranza, consapevole della propria incapacità di gestire la società, voglia affidare servizi per milioni di euro a soggetti privati, lasciando che siano questi ultimi a sporcarsi le mani, tagliando i posti di lavoro?”. Di certo, si dovrà assumere “la piena responsabilità”, dal momento che – concludono Cgil, Cisl e Uil – “risulta che nel 2017 la società stia maturando quasi 300 mila euro di utili e che la rottamazione delle cartelle Equitalia abbia comportato un’ulteriore riduzione del debito di quasi 600 mila euro” sancendo di fatto l’esistenza di “tutte le condizioni tecniche per ricapitalizzare la Fils”.

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